LA MISTICA CORONA
LA MISTICA CORONA
Riguardo la Corona, non molti ne hanno una considerazione chiara e il Papa scrive nella Lettera Apostolica sul Rosario: «Strumento tradizionale per la recita del Rosario è la Corona”. Nella pratica più superficiale essa finisce per essere spesso un semplice strumento di conteggio per registrare il succedersi delle Ave Maria. Ma essa si presta anche ad esprimere un simbolismo che può dare ulteriore spessore alla contemplazione.
A tal proposito, la prima cosa da notare è come la Corona converga verso il Crocifisso, che apre così e chiude il cammino stesso dell’orazione. In Cristo è centrata la vita e la preghiera dei credenti. Tutto parte da Lui, tutto tende a Lui, tutto, mediante Lui, nello Spirito Santo, giunge al Padre. In quanto strumento di conteggio, che scandisce l’avanzare della preghiera, la Corona evoca l’incessante cammino della contemplazione e della perfezione cristiana. Il Beato Bartolo Longo la vedeva anche come una « catena » che ci lega a Dio. Catena, sì, ma catena dolce; tale sempre si rivela il rapporto con un Dio che è Padre. Catena ‘filiale », che ci pone in sintonia con Maria, la « serva del Signore » (Lc 1,38), e, in definitiva, con Cristo stesso, che, pur essendo Dio, si fece « servo » per amore nostro (Fil 2,7). Bello è anche estendere il significato simbolico della Corona al nostro rapporto reciproco, ricordando con essa “il vincolo di comunione e di fraternità che tutti ci lega in Cristo» (RVM 36). La parola Rosario significa « Corona di Rose ». La Madonna ha rivelato, in diverse circostanze, che ogni volta che si dice una Ave Maria è come se si donasse a Lei una bella rosa e che con ogni Rosario completo Le si dona una Corona di Rose. La rosa è la regina dei fiori, e così il Rosario è la Rosa di tutte le devozioni ed è perciò la più importante. « Il tuo Rosario, Maria, è fatto di Rose che non periscono e non perdono mai il loro profumo. Quando dalla terra povera, oscura, facciamo salire la nostra preghiera, viene elevata fino a te stessa per rimanere sempre nel Cielo omaggio perenne di amore « , così Jean Galot esprime il suo amore per il Rosario. La Corona del Rosario è come un serto di Rose profumate e multicolori ai piedi di Maria. Nelle Apparizioni a Lourdes la Madonna ha mostrato la Corona del Rosario per indicare come preferisce questa santa preghiera. A Santa Bernardette mostrò la sua lunga Corona ed invitò la piccola a prendere quella che portava addosso per recitare insieme il Rosario. La Madonna nell’incanto della grotta di Massabielle sgranava in silenzio la Corona quando la piccola recitava un’Ave Maria, poi Lei recitava il Gloria al Padre, chinando la testa. E cominciava con il Padre nostro la nuova decina, facendo continuare la piccola Bernardette con le Ave Maria. Non dobbiamo mai tralasciare la Corona del Rosario, non solo portandola addosso, ma usandola spesso nella giornata, perché è la preghiera che la Madonna predilige e che Lei è venuta a chiedere dal Cielo. Lei stessa ha insegnato a recitarla bene, facendo scorrere fra le sue dita la Corona del Rosario, comunicando alla piccola Bernardette come recitarlo, mostrandole come si usa la Corona, recitando davanti a lei il Padre nostro e il Gloria, ma assistendo con grande gioia alle Ave Maria che recitava la bambina. Quindi, la Madonna è sempre presente quando ognuno di noi recita il Rosario, perché La invitiamo a pregare con noi e veramente la Madonna si associa alla preghiera che ognuno di noi recita. Non siamo soli quando recitiamo il Rosario, ma la Madre di Dio è accanto a noi e prega per noi, con noi e in noi; non siamo inascoltati quando con amore e fiducia recitiamo le Ave Maria del Rosario, perché la Madre di Dio è sempre in affabile attesa di ascoltare le nostre invocazioni al suo dolce Nome. Non è sublime questo? Prova a rifletterci per un po’! Diventerà più fiduciosa la tua preghiera, più amore avrai per la Madonna, più considerazione avvertirai per il Rosario. Non ti staccherai più dal Rosario. Se la Madonna recita il Rosario con noi, questa preghiera è potente proprio per questo. Ecco perché la Madonna indica il Rosario come l’Arma potente. Anzi, è l’Arma più potente per combattere satana e il suo esercito del male. La battaglia a livello spirituale che si combatte è terribile, e la nostra vittoria sul male non può avvenire senza l’aiuto della Madonna. Il Papa Giovanni Paolo II ha indicato a tutti la Corona del Rosario, l’ha mostrata ai giovani negli incontri e l’ha consegnata: « Consegno oggi idealmente anche a voi, cari giovani, la Corona del Rosario. Attraverso la preghiera e la meditazione dei misteri, Maria vi guida con sicurezza verso il suo Figlio ». Mons. Giuseppe Pullano, Vescovo del Santuario di Tindari, innamorato di questa potente preghiera, così ha scritto: « Il Santo Rosario è il salterio di Maria, la preghiera più bella, quella che rende più onore alla Vergine e fa più bene a noi perché è un insieme di contemplazione e di orazione ».
Papa Leone XIII ha scritto nell’Enciclica « Diuturni temporis », proprio per evidenziare l’importanza della Corona:
« …questa meravigliosa Corona è un intreccio di 2 salutazioni angeliche,
intercalate dall’orazione del Signore, unite dalla meditazione. Così
composto, il Rosario costituisce la forma più eccellente di preghiera e il
mezzo più efficace per conseguire la vita eterna. Poiché, oltre alla eccellenza
delle sue preghiere, esso ci offre una salda difesa della nostra Fede e un
sublime modello di virtù nei misteri proposti alla nostra contemplazione ».
Le 15 Promesse della Madonna al Beato Alano de la Roche (1428-1475) per i devoti del Santo Rosario:
A tutti quelli che reciteranno devotamente il Mio Rosario, Io prometto la Mia protezione speciale e grandissime grazie.
Prometto la Mia speciale protezione e le Grazie più grandi a tutti coloro che reciteranno il Rosario.
Il Rosario sarà una potente difesa contro l’inferno, distruggerà il vizio, diminuirà il peccato e sconfiggerà le eresie.
Il Rosario farà fiorire la virtù e le opere buone; otterrà per le anime l’abbondante Misericordia di Dio; allontanerà dal cuore degli uomini l’amore per il mondo e per le sue vanità e lo innalzerà al desiderio delle cose eterne. Quante anime si santificheranno con questo mezzo!
L’anima che si raccomanda a Me attraverso la recita del Rosario non perirà.
Colui che reciterà devotamente il Mio Rosario, meditando i suoi misteri, non sarà oppresso dalla disgrazia. Peccatore, si convertirà; giusto, crescerà in Grazia e otterrà la vita eterna.
Chi avrà una sincera devozione per il Rosario non morirà senza i Sacramenti della Chiesa.
Coloro che recitano con costanza il Rosario avranno, durante la loro vita e al momento della morte, la Luce di Dio e la pienezza della sua Grazia; al momento della morte parteciperanno dei meriti dei Santi in Paradiso.
Io salverò dal Purgatorio coloro che sono stati devoti al Rosario.
1 fedeli del Rosario avranno grandissima gloria in Paradiso.
Quello che chiederete con il Mio Rosario lo otterrete.
Coloro che diffonderanno il Mio Rosario saranno soccorsi da Me in tutte le loro necessità.
Io ho ottenuto dal Mio Divino Figlio che tutti i sostenitori del Rosario avranno come intercessori l’intera Corte Celeste durante la loro vita e nell’ora della morte.
Coloro che recitano fedelmente il Mio Rosario sono tutti Miei figli amatissimi, fratelli e sorelle di Gesù Cristo.
La devozione al Mio Rosario è un grande segno di predestinazione.
La voce dei Sommi Pontefici:
Papa Adriano VI: “Il Rosario vince sempre satana ».
Papa Gregorio XIV: « Il Rosario è estirpazione del peccato, recupero della Grazia, accrescimento della gloria di Dio ».
Papa Urbano VIII: « Per mezzo del Rosario aumenta il numero dei cristiani più fervorosi ».
Papa Giovanni Paolo II: « Il Rosario è la mia preghiera prediletta. Preghiera meravigliosa nella sua semplicità e nella sua profondità ».
Papa Pio X: « Il Rosario è un’arma potentissima » per mettere in fuga il demonio ».
Papa Leone XIII: « Dio voglia che questa pratica di pietà riprenda da ogni parte il suo antico posto d’onore ».
San Luigi Maria Grignion de Montfort: “Nessuna preghiera è più meritoria per l’anima e più gloriosa per Gesù e Maria del Rosario ben recitato”.