LA PASQUA INVERNALE : LA CONCEZIONE DI MARIA, 9 DICEMBRE
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LA PASQUA INVERNALE : LA CONCEZIONE DI MARIA, 9 DICEMBRE
tratto da The Winter Pascha, del rev. padre Thomas Hopko
Il nove dicembre la Chiesa ortodossa celebra la festa della Concezione[1] della Vergine Maria dai suoi genitori Gioacchino e Anna. In questa grande festa che trova la sua collocazione nella preparazione della Chiesa per il Natale, i fedeli gioiscono nell’evento in cui Maria viene concepita, in adempimento delle preghiere dei suoi genitori al fine di essere formata nel grembo materno, nascere sulla terra, essere dedicata al Signore, e nutrita nella santità per diventare per grazia di Dio, la Madre del Suo Figlio il Messia.
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La Chiesa Ortodossa, in particolare nel momento attuale, non chiama la festa del principio di Maria l’“immacolata concezione”, anche se forse nei tempi antichi questo titolo sarebbe stato pienamente accettabile. Questo non perché gli ortodossi ritengano il concepimento di Maria sia stato in qualche modo “maculato” o “macchiato” (macula in latino significa “macchia”). Significa semplicemente che gli ortodossi non vogliono sostenere la convinzione che Dio aveva in qualche modo ad intervenire al momento del concepimento di Maria con una azione speciale per rimuovere la “macchia” del peccato originale trasmessa con l’atto della riproduzione umana, perché, in poche parole, gli ortodossi non ritengono che una tale “macchia” esista.
La Chiesa Ortodossa afferma il peccato originale. La teologia ortodossa insegna che tutti gli esseri umani, compresa la Vergine Maria, che è una “semplice umana” come il resto di noi – a differenza di Gesù, suo Figlio, che è un “reale uomo”, ma non un “semplice umano”, perché Egli è il Figlio incarnato e la Parola di Dio – sono nati in un mondo decaduto, un mondo associato alla morte, un mondo crivellato dai demoni la cui “figura passa” (1 Corinzi 7, 31). Noi tutti siamo nati mortali e tendenti verso il peccato. Ma non siamo nati colpevoli di alcun peccato personale, certamente non uno che sarebbe stato commesso “in Adamo”. Né siamo nati macchiati a causa del modo in cui siamo stati concepiti dall’unione sessuale dei nostri genitori. Se l’unione sessuale nel matrimonio è in alcun modo peccaminosa, o la causa in sé di qualsiasi peccato o macchia, anche nelle condizioni del “mondo caduto”, allora, come ha insegnato anche il rigoroso san Giovanni Crisostomo, Dio è il peccatore, perché ci ha fatto in questo modo, maschi e femmine, fin dall’inizio[2].
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Maria è concepita dai suoi genitori come tutti noi siamo stati concepiti. Ma nel suo caso si tratta di un puro atto di fede e di amore, in obbedienza alla volontà di Dio, come risposta alla preghiera. In questo senso la sua concezione è veramente “immacolata”. E il suo frutto è la donna che rimarrà per sempre la purissima Vergine e Madre di Dio.
Venite, danziamo nello spirito!
Cantiamo degne lodi a Cristo!
Celebriamo la gioia di Gioacchino e Anna,
il concepimento della Madre del nostro Dio,
perché lei è il frutto della grazia di Dio.
Tradotto per Tradizione Cristiana da E. M. novembre 2010
