UFFICIATURA DELLA PARAKLISIS (alla Madre di Dio)

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UFFICIATURA DELLA PARAKLISIS

« L’abisso della tua sviscerata bontà concedi a me che ti invoco, tu che hai generato il Misericordioso, il Salvatore di tutti quelli che ti inneggiano.. »

dai tropari della paraklisis

Paràklisis è una parola greca che significa conforto, supplica, intercessione, consolazione e venerazione. L’Ufficiatura della paraklisis è una preghiera impetratoria alla Madre di Dio assai diffusa nella Chiesa Bizantina, in preparazione alla grande festa della Dormizione della Madre di Dio. . Il canone originario della Paraklisis è di 9 odi composte di 3 o 4 strofe. Il primo tropario di ogni ode si chiama irmos e serve da prototipo e modello alle successive strofe, le quali lo seguono nel numero delle sillabe, negli accenti ritmici e nella melodia. Al canone originario di 9 odi sono stati aggiunti nel tempo i salmi 142 e 50, la pericope evangelica della visitazione (1,31-47.56), altri inni come i megalinaria, i kathismata e i kondakia ed alcune preghiere litaniche (penitenziali), seguendo lo schema che ricalca quello del mattutino. L’ufficiatura del « Piccolo canone paracletico”che si celebra in Abbazia (chiamato così per distinguerlo da quello del « Grande canone paracletico” sempre dedicato alla Madre di Dio) è attribuita al monaco innografo Theostericto (prima metà del IX secolo) del monastero di Medicius in Bitinia, indicato da alcuni testi liturgici col nome di Teofane.
Questa traduzione italiana dal testo originale greco è frutto della Chiesa Bizantina di Piana degli Albanesi in Sicilia, efficace testimonianza di unità tra la Chiesa orientale e la Chiesa occidentale: unica Chiesa, unico Cristo Dio-uomo, nato dalla Vergine Maria, l’Emmanuele, Dio che rimane sempre con noi. La Chiesa ci offre questa preghiera come un tesoro da cantare nei tempi liturgici e nei momenti di difficoltà personali: essa serve a riaccendere nei nostri cuori quel santo fervore che ci conduce ad una forte esperienza del soprannaturale e a segnare un ritorno più consapevole alla venerazione delle sante icone della Madre di Dio. Il cercare « nella fede di Maria il sostegno per la propria fede » (Redemptoris Mater, n°27) ci sprona ad attingere alle fonti della Grazia, Cristo Risorto, le energie per affrontare le difficoltà della vita e per testimoniare con coraggio – ognuno nel proprio ambito sociale – la fede cristiana.

Publié dans : Maria Vergine, preghiera (sulla) |le 1 août, 2014 |Pas de Commentaires »

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