I CARMELITANI
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I CARMELITANI
Al tempo del regno latino di Gerusalemme (secc. XII-XIII) esistevano monasteri bizantini presso la “Grotta d’Elia” sul pendio del promontorio del Carmelo. Oltre ai monaci bizantini, nelle grotte naturali della Montagna, si stabilirono anche alcuni eremiti. La memoria del Profeta entrò tanto nell’immaginario degli eremiti, che si diffuse la leggenda che, oltre ad Elia , Eliseo e i figli dei profeti, anche san Giovanni Battista fosse un eremita del Carmelo.
Tra il 1192 e il 1209, con l’esito vittorioso delle crociate, non pochi soldati e pellegrini europei trovarono i luoghi ideali per ritirarsi dal mondo e donarsi alla sequela di Cristo. Così alcuni, affascinati dall’epopea del profeta Elia scelsero il Wadi es-Siah per consacrarsi al servizio della Madonna sul Monte Carmelo: si chiamarono perciò “Eremiti del Carmelo” (o “Eremiti Latini”).
La vita degli eremiti nelle grotte del Carmelo era semplice: da soli, lungo la settimana, pregavano e lavoravano artigianalmente e coltivavano la terra; si radunavano il sabato e la Domenica per la liturgia comune.
Per evitare di essere esposti all’emarginazione da parte delle autorità militari, politiche ed ecclesiastiche, gli eremiti latini del Monte Carmelo chiesero e ottennero una ‘formula di vita’ dal loro vescovo Alberto, patriarca di Gerusalemme, che li costituì in “collegium”, e diede peso pubblico al loro vincolo d’obbedienza che professavano al priore. L’effetto giuridico dell’intervento di sant’Alberto fu decisivo: esso mutò la condizione degli eremiti da associazione volontaria a fraternità sotto la giurisdizione ecclesiastica. La Regola (1207 ca.) venne poi legittimata dal Papa Onorio III (1226) e riconfermata da Papa Gregorio IX (1229).
Il loro arrivo in Europa risale al 1235, anno in cui due religiosi ottennero il permesso di fondare una casa a Valencienne, in Francia. L’immigrazione generale, però, ebbe luogo a partire dal 1238 quando la Terra Santa veniva progressivamente rioccupata dai Musulmani: l’esodo dei Carmelitani verso l’Europa fu quasi totale. Qui dovettero adattarsi a nuove condizioni di vita: si riavvicinarono alle città e si profilò una certa vita comunitaria. Si rivolsero quindi al Papa Innocenzo IV, per adattare la Regola Primitiva alla nuova situazione culturale e sociale: da eremita l’Ordine si trasforma in mendicante, sull’esempio dei Francescani e Domenicani, passando così dall’eremo al convento. Il primo ottobre 1247, Papa Innocenzo IV pubblicò la Regola Modificata dei Carmelitani. L’architettura primitiva subisce qualche ritocco importante, ma resta l’ispirazione primitiva.
Movimenti di riforma dell’Ordine iniziarono già nella seconda metà del secolo XV (Mantova e Albi). È in questo periodo che, sotto il Padre Generale Giovanni Soreth (1394-1471), vennero fondate le Monache Carmelitane.
La riforma che ebbe maggiore sviluppo fu però quella avviata in Spagna da santa Teresa di Gesù : fondando ad Avila nel 1562 il monastero di san Giuseppe. La riforma teresiana, fondata su orazione, zelo apostolico e centralità della vita comunitaria, si estese secondo le intenzioni di Teresa anche al ramo maschile dell’Ordine, grazie all’adesione di san Giovanni della Croce (Duruelo 1568). Non compresa e non accettata da parte dell’Ordine, la riforma dovette chiedere a Roma la separazione giuridica (1593). Da allora esistono due famiglie religiose: i Carmelitani dell’Antica Osservanza (detti anche Calzati) e i Carmelitani Scalzi o Teresiani, ciascuna con Costituzioni e un governo proprio.
Nel 1600, i Carmelitani Scalzi d’Italia venivano eretti da Clemente VIII nella Congregazione di san Elia, che assumeva un marcato carattere missionario, in tutto indipendente dal ramo che invece faceva capo agli Scalzi di Spagna.
Già due anni dopo la morte di santa Teresa (1582), i Carmelitani Scalzi giungevano a Genova per fondare il primo convento dell’Ordine fuori di Spagna; animatore dell’impresa fu p. Nicolò Doria. Da questo convento di Sant’Anna il Carmelo teresiano si diffuse in tutta Europa, mentre negli stessi anni dalla Spagna e dal Portogallo gli Scalzi partivano per fondare in America Latina.
SEGUE LA REGOLA
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