12 agosto: Santa Giovanna Francesca de Chantal Religiosa (mf)

dal sito:

http://liturgia.silvestrini.org/santo/242.html

Santa Giovanna Francesca de Chantal
Religiosa

BIOGRAFIA
S. Giovanna Francesca di Chantal nasce a Digione il 23 gennaio 1572 e muore nel Monastero della Visitazione di Moulins il 13 dicembre 1641. Giovane vedova, madre di quattro figli, il suo temperamento appassionato e generoso l’ha lanciata in una ricerca ardente di Dio.

DAGLI SCRITTI…
Dalle «Memorie» della religiosa segretaria di santa Giovanna Francesca.
L’amore è forte come la morte

Un giorno la beata Giovanna disse queste parole di fuoco, che vennero subito fedelmente raccolte: «Figlie carissime, molti dei nostri santi padri e colonne della chiesa, non subirono il martirio: perché – secondo voi – ciò accade?»: Dopo che ognuna ebbe risposto, quella beata madre riprese: «Ed io penso che ciò sia accaduto perché vi è un altro martirio, il martirio di amore, nel quale Dio, mentre sostiene in vita i suoi servi e le sue serve perché si spendano per la sua gloria, li rende insieme martiri e confessori. Io so che a questo martirio – aggiunse – sono chiamate le Figlie della Visitazione, e per disposizione di Dio lo soffriranno le più fortunate, che l’avranno chiesto».
Una sorella le chiese come potesse avvenire questo martirio, ed ella rispose: «Dite il vostro totale sì a Dio, e ne farete la prova. Infatti l’amore divino immerge la sua spada nelle parti più intime e segrete dell’anima, e ci separa da noi stessi. Ho conosciuto un’anima, che l’amore ha separato da quanto le era più caro non meno che se i persecutori a colpi di spada le avessero separato lo spirito dal corpo».
E noi comprendemmo che parlava di sé. un’altra sorella le chiese quanto potesse durare questo martirio. Rispose: «Dall’istante in cui ci doniamo a Dio senza alcuna riserva, fino al termine della vita. Ma questo vale per le persone magnanime, che, non tenendo nulla per sé, tengono fede all’amore, perché il nostro Dio non intende concedere questo martirio ai deboli, poveri di amore e di costanza, e lascia che conducano la loro vita a passo mediocre, purché non si allontanino da lui; infatti non forza mai la libera volontà».
Infine le si chiese se questo martirio di amore potesse uguagliare quello del corpo. «Non preoccupiamoci dell’uguaglianza: tuttavia ritengo che l’uno non ceda all’altro, perché “l’amore è forte come la morte”, e i martiri d’amore sopportano dolori mille volte più gravi conservando la vita per fare la volontà di Dio, che se dovessero dare mille vite in testimonianza di fede, di carità, di fedeltà».(Da: Francoise-Madeleine de Chaugy, Mémoires sur la vie et les vertus de sainte J.F. de Chantal, III, 3, 3 éedit., Paris, 1842, pp. 314-319)

Una lettera…
«Vi vedo, mi pare, mia cara Figlia, con il vostro cuore vigoroso che vuole potentemente e me ne compiaccio, ma vorrei di più?» (lettera di S. Francesco di Sales): così inizierà la grande amicizia spirituale che spingerà Giovanna Francesca di Chantal sul cammino della santità.

Publié dans : Santi, santi scritti, santi: biografia |le 11 août, 2010 |Pas de Commentaires »

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