Archive pour le 7 juin, 2010

Maronite Icon of the Pentecost with Mary and the Apostles

Maronite Icon of the Pentecost with Mary and the Apostles dans immagini sacre Maronite-Pentecost
http://thesplendorofthechurch.blogspot.com/2009/05/my-third-response-to-castroj1-on.html

Publié dans:immagini sacre |on 7 juin, 2010 |Pas de commentaires »

di Madre Teresa di Calcutta: Sorridere a Dio…

dal sito:

http://www.atma-o-jibon.org/italiano4/madre_teresa4.htm

Sorridere a Dio…
 
L’amore comincia nella casa paterna!
 
( MADRE TERESA DI CALCUTTA )

Credo che il mondo oggi sia sconvolto e soffra tanto, perché nei focolari domestici e nella vita familiare c’è veramente poco amore. Non abbiamo tempo per i figli, non abbiamo tempo per rallegrarci a vicenda. Penso che se potessimo semplicemente riportare indietro nelle nostre esistenze la vita che Gesù, Maria e Giuseppe hanno vissuto a Nazaret, se potessimo fare delle nostre case un’altra Nazaret, la pace e la gioia regnerebbero nel mondo.
L’amore comincia nella casa paterna; l’amore vive nelle case: la sua mancanza è il motivo per cui oggi nel mondo c’è tanta sofferenza e tanta infelicità. Se prestassimo ascolto a Gesù, egli ci farebbe sentire quel che ha detto una volta: «Amatevi gli uni gli altri, come io ho amato voi!». Egli ci ha amati soffrendo e morendo sulla croce per noi, e così, se dobbiamo amarci a vicenda, se dobbiamo riportare quell’amore nella vita, dobbiamo cominciare a farlo in seno alle nostre famiglie.
Dobbiamo fare delle nostre case dei centri di compassione e perdonare senza fine. Oggi sembra che tutti siano in preda a una terribile frenesia e si affannino per raggiungere mete sempre più alte e raggranellare ricchezze sempre maggiori e altre cose, cosicché i figli hanno ben poco tempo da dedicare ai genitori, i genitori hanno ben poco tempo da dedicare l’uno all’altro, con la conseguenza che nelle case comincia la dissoluzione della pace del mondo.
Le persone che si amano a vicenda in maniera reale, vera e piena, sono le più felici del mondo e noi lo costatiamo in mezzo alla nostra gente così povera. Amano i figli e amano la loro casa. Possono anche possedere assai poco, forse non hanno nulla, eppure sono felici. L’amore vivo fa male. Gesù, per dimostrare il suo amore per noi, è morto in croce. La madre, per dare alla luce il figlio, deve soffrire; se vi amate per davvero gli uni gli altri, non potete farlo senza sacrificio…  

Il volto gioioso dei cattolici ciprioti alla scuola elementare maronita (visita di Papa Benedetto)

dal sito:

http://www.zenit.org/article-22748?l=italian

Il volto gioioso dei cattolici ciprioti alla scuola elementare maronita

Benedetto XVI: siate aperti al dialogo con cristiani e non cristiani

ROMA, domenica, 6 giugno 2010 (ZENIT.org).- Un clima di festa ha caratterizzato questo sabato la visita di Benedetto XVI alla scuola elementare di St. Maron, nel quartiere residenziale di Anthoupoli, uno dei sobborghi della capitale cipriota.

Nel secondo impegno pubblico a Nicosia il Papa si è incontrato con circa duemila persone in rappresentanza della comunità cattolica locale nel campo sportivo della scuola che ha aperto le sue porte per la prima volta il 1° settembre 2002 e che d’allora, oltre ad essere un’importante istituzione educativa, è anche un simbolo della presenza storica della comunità maronita a Cipro.

La scuola ospita molti studenti provenienti da altre scuole maronite: cioè dai quattro villaggi di Asomatos, Karpasha, Kormakitis e Ayia Marina, un tempo interamente maroniti che si trovano nel nord dell’isola sottoposto all’occupazione turca. Tuttavia accoglie chiunque desideri frequentare l’istituto.

La scuola, che in pratica è aperta l’intera giornata, ospita numerosi attività educative e formative: una sezione pre-scolare, un asilo nido, una scuola materna, una scuola elementare e corsi serali per adulti. Attualmente gli allievi sono oltre 160. Nelle ore serali è possibile seguire corsi di informatica, musica, teatro, arabo, inglese oltre a praticare attivà sportive.

Nel discorso di benvenuto l’Arcivescovo dei Maroniti di Cipro, mons. Joseph Soueif, che sarà Segretario speciale al Sinodo dei Vescovi sul Medio Oriente in programma a ottobre, ha ricordato le tre componenti che formano la piccola comunità cattolica presente sull’isola (3,15% su una popolazione totale di 794.000 abitanti): i maroniti (tra 6.000 e 9.000), i latini (tra 12.000 e 13.000) e gli armeni.

L’Arcivescovo Soueif ha poi sottolineato come la Chiesa maronita, che quest’anno celebra i 1600 anni della morte del fondatore, sia sempre stata “orgogliosa” della sua comunione con la Sede di Pietro

“I maroniti di Cipro – ha detto – sono giunti sull’isola 1200 anni fa e oggi siamo quattro villaggi, proprio come i quattro bracci della Croce: Kormakitis, Asomatos, Agia Marina, Karpasha e accanto a loro il monastero el profeta Elia. Santità, le chiediamo di aiutarci a tornare nei nostri villaggi. Ricordi Cipro nelle sue preghiere”.

“I nostri villaggi – ha continuato – sono bei posti dove manteniamo la nostra identità, la nostra peculiarità in spirito di apertura verso tutti e la dinamica di interazione fra tutte le comunità dell’isola. La nostra terra ha prodotto santi, uomini santi e una comunità santa incentrata sulla fede e che vive la semplicità del Vangelo”.

I cattolici latini di Cipro, ha detto ancora il presule, “sono radicati nell’isola, in tutte le città, in particolare Famagosta e Larnaca. La comunità contribuisce alla cultura, alle arti e allo sviluppo dell’aspetto spirituale, ecclesiastico e umano dell’isola”, oltre ad essere “attiva, soprattutto nel servizio caritativo verso i lavoratori e i bisognosi”.

Nel suo discorso Benedetto XVI li ha incoraggiati “a vivere la vostra fede nel mondo unendo le vostre voci ed azioni per la promozione dei valori del Vangelo. Questi valori ispirino i vostri sforzi di promuovere la pace, la giustizia e il rispetto per la vita umana e la dignità dei vostri concittadini”.

Il Pontefice ha quindi invitato i cattolici a impegnarsi in un costante dialogo quotidiano con cristiani e non in modo da “costruire una pace durevole ed un’armonia fra i popoli di diverse religioni, regioni politiche e basi culturali”.

Il Papa ha poi invitato la Chiesa cattolica cipriota a pregare per le vocazioni al sacerdozio e alla vita religiosa, chiedendo ai genitori d’incoraggiare i figli a rispondere alla chiamata del Signore e agli insegnanti che operano nelle scuole cattoliche dell’isola “a servire il bene dell’intera comunità sforzandovi per un’educazione eccellente”.

Infine rivolgendosi ai giovani di Cipro in lingua greca ha detto: “Siate forti nella vostra fede, gioiosi nel servire il Signore e generosi con il vostro tempo e i vostri talenti! Aiutate a costruire un miglior futuro per la Chiesa e per il vostro Paese mettendo il bene degli altri prima di voi stessi”.

In conclusione, il Ppaa ha rivolto un messaggio alle persone presenti provenienti dai villaggi maroniti del nord: « Conosco i vostri desideri e le vostre sofferenze e vi chiedo di portare la mia benedizione, la mia vicinanza e il mio affetto a tutti quelli che vengono dai vostri villaggi. Noi cristiani siamo il popolo della speranza”.

“Da parte mia, io spero fortemente e prego che, con l’impegno e la buona volontà di tutti coloro che sono coinvolti, sarà presto assicurata una vita migliore per tutti gli abitanti dell’isola”, ha continuato.

Terminata la parte liturgica dell’incontro con la benedizione e una presentazione di doni al Santo Padre, i tanti bambini e giovani hanno offerto al Papa una rappresentazione artistica, con danze e canti ispirati al patrimonio tradizionale dei maroniti ciprioti. Subito dopo è stata presentata al Papa anche una mostra di pittura.

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buona notte

buona notte dans immagini buon...notte, giorno Tigers-m

http://www.ics.uci.edu/~eppstein/pix/sdz/index.html

San Cromazio di Aquileia: « Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo » (Gv 1,17)

dal sito:

http://www.levangileauquotidien.org/main.php?language=IT&module=commentary&localdate=20100607

Lunedì della X settimana delle ferie delle ferie del Tempo Ordinario : Mt 5,1-12
Meditazione del giorno
San Cromazio di Aquileia ( ? – 407), vescovo
Discorsi, 39 ; CCL 9A, 169-170

« Perché la legge fu data per mezzo di Mosè, la grazia e la verità vennero per mezzo di Gesù Cristo » (Gv 1,17)

        Occorreva che la legge nuova fosse proclamata su un monte, dato che la legge di Mosè era stata data su un monte. Una consiste in dieci comandamenti destinati a formare gli uomini in vista della condotta della vita presente, l’altra consiste in otto beatitudini, perché conduce coloro che la seguono alla vita eterna e alla patria celeste.

        « Beati i miti, perché erediteranno la terra ». Occorre dunque essere miti, pacifici e sinceri di cuore ; il Signore mostra chiaramente che il merito di tali uomini non è di poco conto dicendo : « Erediteranno la terra ». Si tratta senza dubbio di quella terra di cui sta scritto : « Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi » (Sal 26,13). L’eredità di quella terra, è l’immortalità del corpo e la gloria della risurrezione eterna. Infatti la mitezza ignora la superbia, non conosce la vanteria, non conosce l’ambizione. Perciò, altrove, il Signore esorta non senza ragione i suoi discepoli dicendo : « Imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per le vostre anime » (Mt 11,29).

        « Beati gli afflitti, perché saranno consolati ». Non coloro che piangono perché hanno perso ciò che è loro caro, ma coloro che piangono i loro peccati, che si lavano dalle loro colpe con le lacrime, e senza dubbio coloro che piangono l’iniquità di questo mondo, o deplorano le colpe degli altri.

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