Archive pour le 28 septembre, 2009

Paul et l’Archange Gabriel

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Simeone il Nuovo Teologo: « Gli angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio » (Mt 18,10)

dal sito:

http://www.levangileauquotidien.org/main.php?language=IT&module=commentary&localdate=20090929

Santi Arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele, festa : Jn 1,47-51
Meditazione del giorno
Simeone il Nuovo Teologo (circa 949-1022), monaco greco
Inno 2 ;  SC 156, 183

« Gli angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio » (Mt 18,10)

Ti rendo grazie perché mi hai dato di vivere,
di conoscerti e di adorarti, mio Dio.
Poiché «questa è la vita eterna: che conoscano te, l’unico vero Dio» (Gv 17,3), creatore e autore di tutto,
non generato, non creato, senza principio, uno,
e il Figlio tuo, generato da te,
e lo Spirito Santissimo, che procede da te,
unità trina, degna di ogni lode…

C’è forse tra gli angeli, gli ancangeli,
le dominazioni, i cherubini e i serafini
e tutte le altre schiere celesti,
una gloria o una luce d’immortalità,
una gioia, uno splendore di vita immateriale,
se non la luce unica della Santissima Trinità? …

Cita un essere, incorporeo o corporeo:
troverai che tutto è stato fatto da Dio.
Se ti parlano di un essere qualunque, tra quelli del cielo,
quelli della terra o degli abissi,
anche per loro, per tutti, c’è soltanto una vita, una gloria,
un desiderio e un regno,
un’unica ricchezza, gioia, corona, vittoria, pace
e ogni altro splendore che possa esistere:
la conoscenza del Principio e della Causa
da cui tutto proviene, da cui tutto trae origine.
Là si trova colui che mantiene le cose lassù e le cose quaggiù,
là si trova colui che mette in ordine tutti gli esseri spirituali,
là si trova colui che regna su tutti gli esseri visibili…

Hanno accresciuto la propria conoscenza e raddoppiato il timore
vedendo Satana cadere
e i suoi compagni travolti dalla presunzione.
Coloro che sono caduti, schiavi della loro superbia,
hanno dimenticato tutto questo;
mentre tutti coloro che ne hanno custodito la conoscenza,
trasportati dal timore e dall’amore,
si sono legati al loro Signore.
E così il riconoscimento della sua signoria
produceva anche una crescita del loro amore
perché essi vedevano meglio e con più chiarezza
lo splendore folgorante della Trinità
.

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Icone Annonciation Couvent du Sinaie Ste Catherine

Icone Annonciation Couvent du Sinaie Ste Catherine  dans immagini sacre 12%20ICONE%20ANNONCIATION%20SINAIE%20STE%20CATHERINE
http://www.artbible.net/3JC/-Luk-01,26_Annunciation_L%20Annonce%20a%20Marie/index2.html

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Michele, Gabriele, Raffaele Arcangeli

Michele, Gabriele, Raffaele Arcangeli dans immagini sacre

http://www.santiebeati.it/

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29 settembre: Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli

dal sito:

http://www.santiebeati.it/dettaglio/21625

Santi Michele, Gabriele e Raffaele Arcangeli

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PER LA PRESENTAZIONE DEI SINGOLI ARCANGELI METTO IL LINk:

MICHELE:

http://www.santiebeati.it/dettaglio/21600

GABRIELE

http://www.santiebeati.it/dettaglio/21650

RAFFAELE

http://www.santiebeati.it/dettaglio/21700

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29 settembre

Il Martirologio commemora insieme i santi arcangeli Michele, Gabriele e Raffaele. La Bibbia li ricorda con specifiche missioni: Michele avversario di Satana, Gabriele annunciatore e Raffaele soccorritore.
Prima della riforma del 1969 si ricordava in questo giorno solamente san Michele arcangelo in memoria della consacrazione del celebre santuario sul monte Gargano a lui dedicato.

Martirologio Romano: Festa dei santi Michele, Gabriele e Raffaele, arcangeli. Nel giorno della dedicazione della basilica intitolata a San Michele anticamente edificata a Roma al sesto miglio della via Salaria, si celebrano insieme i tre arcangeli, di cui la Sacra Scrittura rivela le particolari missioni: giorno e notte essi servono Dio e, contemplando il suo volto, lo glorificano incessantemente.

Il 29 di settembre la Chiesa commemora la festa liturgica dei santi Arcangeli:

> San MICHELE
> San GABRIELE
> San RAFFAELE

Michele (Chi è come Dio?) è l’arcangelo che insorge contro Satana e i suoi satelliti (Gd 9; Ap 12, 7; cfr Zc 13, 1-2), difensore degli amici di Dio (Dn 10, 13.21), pretettore del suo popolo (Dn 12, 1).
Gabriele (Forza di Dio) è uno degli spiriti che stanno davanti a Dio (Lc 1, 19), rivela a Daniele i segreti del piano di Dio (Dn 8, 16; 9, 21-22), annunzia a Zaccaria la nascita di Giovanni Battista (Lc 1, 11-20) e a Maria quella di Gesù (Lc 1, 26-38).
Raffaele (Dio ha guarito), anch’egli fra i sette angeli che stanno davanti al trono di Dio (Tb 12, 15; cfr Ap 8, 2), accompagna e custodisce Tobia nelle peripezie del suo viaggio e gli guarisce il padre cieco.
La Chiesa pellegrina sulla terra, specialmente nella liturgia eucaristica, è associata alle schiere degli angeli che nella Gerusalemme celeste cantano la gloria di Dio (cfr Ap 5, 11-14; Conc. Vat. II, Costituzione sulla sacra liturgia, «Sacrosanctum Concilium», 8).
Il 29 settembre il martirologio geronimiano (sec. VI) ricorda la dedicazione della basilica di san Michele (sec. V) sulla via Salaria a Roma.

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buona notte

buona notte dans immagini buon...notte, giorno file6401253775670

seahorse

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Giovanni Cassiano: « Venite e imparate da me » (Mt 11,29)

dal sito:

http://www.levangileauquotidien.org/main.php?language=IT&module=commentary&localdate=20090928

Lunedì della XXVI settimana del Tempo Ordinario : Lc 9,46-50
Meditazione del giorno
Giovanni Cassiano (circa 360-435), fondatore di monasteri a Marsiglia
Conferenza, n°15, 6-7 ; SC 54, 216

« Venite e imparate da me » (Mt 11,29)

I grandi nella fede non si prevalevano affatto del loro potere di compiere meraviglie. Professavano che il loro merito non contava nulla, ma che la misericordia del Signore aveva fatto tutto. Se qualcuno ammirava i loro miracoli, essi rifiutavano la gloria umana con parole prese in prestito agli apostoli: «Fratelli, perché vi meravigliate di questo e continuate a fissarci come se per nostro potere e nostra pietà avessimo fatto camminare quest’uomo?» (At 3,12). Ritenevano infatti che nessuno dovesse essere lodato per i doni e le meraviglie di Dio…

Tuttavia a volte capita che uomini portati al male, riprovevoli riguardo alla fede, scaccino i demòni e compiano prodigi nel nome del Signore. Di questo gli apostoli si lamentavano un giorno: «Maestro, abbiamo visto un tale che scacciava demòni nel tuo nome e glielo abbiamo impedito, perché non è con noi tra i tuoi seguaci». Per ora Gesù risponde: «Non glielo impedite, perché chi non è contro di voi, è per voi» (Lc 9,49-50). Ma quando, alla fine dei tempi, costoro diranno: «Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome?», egli attesta che risponderà: «Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità» (Mt 7,22-23).

A coloro che lui stesso ha gratificati con la gloria dei segni e dei miracoli, Il Signore raccomanda di non innalzarsi sopra gli altri per questo motivo. «Non rallegratevi però perché i demòni si sottomettono a voi; rallegratevi piuttosto che i vostri nomi sono scritti nei cieli» (Lc 10,20). L’autore di tutti i segni e miracoli chiama i suoi discepoli ad accogliere la sua dottrina: «Venite, dice loro, … e imparate da me» – non a sciacciare i demòni con la potenza del cielo, né a guarire i lebbrosi, né a rendere la vista ai ciechi, e nemmeno a risuscitare i morti, bensì egli dice: «…imparate da me, che sono mite e umile di cuore» (Mt 11, 28-29).

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