dal sito:
http://www.camillianiroma.org/OMELIE/QUARESIMA_B/1_Quaresima-B.htm
I DOMENICA di Quaresima anno B
L’Alleanza
Il tema di questo “inizio quaresima” è l’Alleanza con Dio, questo progetto di salvezza e non di dolore che Dio propone all’uomo.
Ma vediamo come la Parola di Dio di oggi ci introduce e ci fa capire meglio questa realtà di nuova ed eterna Alleanza. Notate come in tutte e tre le letture c’è una prima parte e una seconda dell’Alleanza tra Dio e l’uomo.
La prima lettura ci parla di Noè e come, dopo il periodo in cui egli fu deriso, insultato e dopo la tristezza del grande Diluvio (la prima parte dell’Alleanza) arriva il gran finale: un arcobaleno in un cielo limpido, ecco il segno dell’Alleanza tra Dio e l’uomo, tra il cielo e la terra, ecco la seconda parte dell’Alleanza. La Berith (alleanza in ebraico) è il concetto base di tutto l’Antico Testamento, è il criterio per capire tutto il testo. La Bibbia infatti è la storiadi questo patto tra Dio e l’uomo, Dio vuole farsi capire dall’uomo e vuole stringere con l’uomo un patto d’amore. Chi ha la costanza di superare la prima fase dell’Alleanza, quella di sacrificio arriverà alla seconda, quella di vittoria.
La seconda lettura di S. Pietro ci dice che Gesù nei tre giorni dopo la morte scese negli inferi a liberare tutti coloro che morirono prima di Noè i quali erano “cattivi sì, ma non responsabili della loro cattiveria in quanto non conoscevano ancora il Patto di Dio”, la sua Alleanza. Anche qui si nota come c’è una prima parte dell’Alleanza caratterizzata dalla sofferenza: la passione, la croce e la discesa agli inferi per arrivare poi alla resurrezione e ascensione al cielo di Cristo-Gesù il Messia e Salvatore universale che diventa sovrano sugli angeli e su tutti i poteri della terra; ecco la seconda parte dell’Alleanza, la vittoria finale sul male.
Nel Vangelo Gesù è nel deserto, segno di povertà, di sofferenza e privazioni, tentato da Satana per un lungo tempo, (i 40 giorni sono un simbolo). Ecco la prima parte dell’Alleanza. Ma arriva come sempre nei progetti di Dio la seconda parte e Gesù inizia l’attività di predicatore e guaritore dicendo che il tempo è compiuto, cioè “si è riempito”, “ha traboccato”, il Regno di Dio è arrivato, è giunta la felicità, la vita divinizzata, la vera Alleanza, quella nuova ed eterna, ora è presente, è attuale, non c’è più nulla da aspettare, “credeteci fratelli e sorelle!”, lo diceva Gesù 2.000 anni fa e lo ripetiamo noi oggi. Questa è la seconda parte dell’Alleanza.
Facciamo ora una sintesi e un’attualizzazione di queste letture. L’Alleanza è passare da una fase transitoria di tristezza, di sofferenza, a una fase eterna di gioia, di piena realizzazione, in cui è Dio a darci vittoria. Voi mi potreste obiettare: ma che c’entra questo con la quaresima, con la nostra vita di sofferenza o di confronto con il lato oscuro della vita? Vedete, la quaresima è come il ripetersi dell’Alleanza biblica in due fasi. Molti vedono la quaresima solo umanamente, come se fosse un Ramadan, cioè mettono al centro l’uomo e non Dio. C’è chi intende la quaresima così: “io mi purifico, io digiuno, io faccio penitenza, io mi perfeziono”. Oppure, ancora peggio mettono al centro questa legge, questo comando, questo divieto, come cose da fare per meritarsi premi da Dio. No! la quaresima cristiana è molto più positiva di questo Ramadan mussulmano o di questi esercizi da fachiri indiani, di questa palestra di culturismo spirituale.
La quaresima cristiana è: partecipare alla lotta di Cristo contro il male. Cristo dopo la resurrezione continua a lavorare nella storia e nel cosmo (attraverso il suo Spirito) per vincere il male e il maligno. Cristo è vivo oggi, è presente in ogni luogo e continua la sua opera di Salvatore, di colui che lotta contro il male (la cattiveria umana e la sua conseguenza: la sofferenza). Voi mi direte: “e i risultati?” I risultati della lotta ora sono parziali, quelli veri li vedremo nei cieli nuovi e terra nuova, alla fine dei tempi che attendiamo con gioia. Tutti noi abbiamo l’onore di partecipare a questa sua lotta contro Satana, attraverso digiuni, preghiere, elemosine o “sofferenze offerte” per chi è malato. Questo è un onore, perché è prestare le nostre capacità, le nostre forze, per la più grande causa possibile, il più alto degli ideali che possano esistere: sconfiggere il male dell’universo e sappiamo che ciò avverrà definitivamente alla fine dei tempi senza il nostro aiuto, ma immaginate che onore se un giorno potremo dire (felici per la vittoria del bene in quel mondo nuovo e meraviglioso) “Dio si è servito anche di me per costruirlo, io ho contribuito con la mia sofferenza offerta, con la mia carità, a vincere il disgustoso dominio del male”. Ecco quindi che la lotta, la penitenza della quaresima non è più un dovere triste e pesante, non è una prima puntata di dolori, ma è un gesto di amore verso Dio e di grande gioia, è la seconda puntata dell’Alleanza, quella con il lieto fine.