Archive pour le 18 janvier, 2009

SANTA PRISCA

SANTA PRISCA dans immagini sacre
http://santiebeati.it/

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SANTA PRISCA (18 gennaio)

dal sito:

http://www.santiebeati.it/dettaglio/38250

Santa Prisca Martire

18 gennaio - sec. III

Subì il martirio sotto Claudio II, nel III secolo, venne sepolta sulla Via Ostiense e traslata sull’Aventino. E’ probabile che sia stata la fondatrice di un’antica chiesa sull’Aventino. Tutto ciò che si racconta su di lei, sono leggende, e le informazioni che si hanno sono contraddittorio e ci rimandano a tre persone diverse.

Etimologia: Prisca = primitiva, di un’altra età, dal latino

Emblema: Palma

Martirologio Romano: A Roma, commemorazione di santa Prisca, nel cui nome è dedicata a Dio una basilica sull’Aventino.

per l’Aventino:
http://www.maquettes-historiques.net/page18A.html

http://www.maquettes-historiques.net/page5.html

E’ difficile stabilire la vera identità di questa martire romana, nonostante i numerosi documenti antichi, poiché le varie notizie che la riguardano si riferiscono probabilmente a tre persone diverse. La celebrazione odierna vuole comunque onorare la fondatrice della chiesa titolare sull’Aventino, alla quale si riferisce l’epigrafe funeraria del V secolo, conservata nel chiostro di S. Paolo fuori le mura. L’antica chiesa, cara a chi ama riscoprire gli angoli intatti dell’antica Roma, nell’ombra discreta e riposante delle sue navate, sorge sulle fondamenta di una grande casa romana del II secolo, come hanno provato recenti scavi archeologici.
Ma gli Acta S. Priscae, che ne fissano il martirio sotto Claudio II (268-270) e la sepoltura sulla via Ostiense, donde poi il suo corpo sarebbe stato portato sull’Aventino, non hanno maggiori titoli di credibilità della suggestiva leggenda, che colloca S. Prisca nell’epoca in cui S. Pietro svolse il suo lavoro missionario a Roma.
Secondo questa leggenda, la santa sarebbe stata battezzata all’età di tredici anni dallo stesso Principe degli apostoli e avrebbe coronato il suo amore a Cristo con la palma del martirio, stabilendo al tempo stesso un primato, suggerito anche dal nome romano, che significa « prima »: ella sarebbe stata infatti la prima donna in Occidente a testimoniare col martirio la sua fede in Cristo. La protomartire romana sarebbe stata decapitata durante la persecuzione di Claudio, verso la metà del primo secolo. Il corpo della giovinetta venne sepolto, sempre secondo questa tradizione, nelle catacombe di Priscilla, le più antiche di Roma.
Nel secolo VIII si cominciò ad identificare la martire romana con Prisca, moglie di Aquila, di cui parla S. Paolo: « Salutate Prisca e Aquila, miei collaboratori in Gesù Cristo, i quali hanno esposto la loro testa per salvarmi la vita. Ad essi devo rendere grazie non solo io, ma anche tutte le chiese dei gentili » (Rm 16,3). Si cominciò così a parlare del « titulus Aquilae et Priscae » modificando il primitivo titolo di cui si ha notizia già nel sinodo romano del 499. Il titolo cardinalizio con cui si è voluto onorare la chiesa di S. Prisca, una santa oggi quasi dimenticata dai calendari, sta a testimoniare la devozione che fin dai primi secoli di vita cristiana riscuoteva questa « primizia » dell’umile pescatore di Galilea. La chiesa di S. Prisca, sorta sul luogo di una casa romana che secondo la leggenda avrebbe ospitato S. Pietro, conserva nella cripta un capitello cavo, usato dallo stesso apostolo, per battezzare i catecumeni.

Autore: Piero Bargellini  

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buona notte

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Publié dans:immagini buon...notte, giorno |on 18 janvier, 2009 |Pas de commentaires »

Sant’Agostino: « Quel giorno si fermarono presso di lui »

dal sito:

http://www.vangelodelgiorno.org/www/main.php?language=IT&localTime=01/18/2009#

Sant’Agostino (354-430), vescovo d’Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa
Commento sul vangelo di Giovanni, n° 7

« Quel giorno si fermarono presso di lui »
«Giovanni stava là con due dei suoi discepoli». Giovanni era talmente «amico dello Sposo» che non cercava la propria gloria, ma rendeva testimonianza alla verità (Gv 3.29.26); cercò forse di trattenere presso di sé i suoi discepoli, impedendo loro di seguire il Signore? Egli stesso, anzi, indicò ai suoi discepoli colui che dovevano seguire… «Perché rivolgete a me la vostra attenzione? Io non sono l’Agnello: Ecco l’Agnello di Dio. Ecco colui che toglie il peccato del mondo.»

A queste parole, i due che erano con Giovanni, seguirono Gesù.«Gesù si voltò, vide che lo seguivano e dice loro: Che cosa cercate? E quelli gli dissero: Rabbi – che si traduce: maestro – dove abiti?». Essi non lo seguivano ancora con l’intenzione di unirsi a lui in modo definitivo, perché si sa che questo avvenne quando li chiamò… a lasciare le loro barche, dicendo: «Seguitemi, e vi farò pescatori di uomini» (Mt 4, 19). Da quel momento essi si unirono a lui per non lasciarlo più. Ora, volevano solo vedere dove abitava, realizzando ciò che sta scritto: «Il tuo piede logori la sua soglia; levati e va’ da lui con assiduità, e medita i suoi comandamenti» (Sir 6, 36-37). Cristo mostrò loro dove abitava; quelli andarono e rimasero con lui. Che giornata felice dovettero trascorrere, che notte beata! Chi ci può dire che cosa ascoltarono dal Signore? Mettiamoci anche noi a costruire nel nostro cuore una casa dove il Signore possa venire, e ci ammaestri, e si trattenga a parlare con noi.

Publié dans:Bibbia: commenti alla Scrittura |on 18 janvier, 2009 |Pas de commentaires »

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