BETLEMME NELLA SACRA SCRITTURA (SBF Jerusalem)

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BETLEMME NELLA SACRA SCRITTURA

  
Betlemme, la ‘casa del pane’, Bèt-Lahm nell’antica lingua siro-caldaica, viene talvolta chiamata nella Bibbia anche Betlemme di Giuda, per evitare confusioni con l’omonima località nel territorio della tribù di Zabulon, che fu patria di uno dei Giudici di Israele, Ibsan (l’odierna Beth-Lehem che si trova 12 km ad Ovest di Nazaret). Identificata con l’antica Efrata, è a volte chiamata, sempre per lo stesso motivo, Betlemme-Efrata. Luca usa l’espressione ‘città di David’.

Betlemme ha radici profonde nel passato: ne parla già il Libro della Genesi, quando riferisce la morte di Rachele. Anche se il Genesi è stato redatto, nella sua forma definitiva, probabilmente nel periodo post-esilico (V sec. a.C.), le tradizioni che in esso vengono tramandate risalgono a tempi ben remoti, ai tempi dei Patriarchi (XVII-XVI sec. a.C.).

« Rachele … ebbe un parto difficile … Or avvenne che, mentre la sua anima si partiva pose (al figlio) nome Benoni, ma suo padre lo chiamò Beniamino. Rachele dunque morì e fu sepolta sulla strada di Efrata, cioè Betlemme » (Gen 35, 16. 19).

A Betlemme nacquero Elimelec e Noemi sua moglie. Dopo il soggiorno nella terra di Moab, a Betlemme ritornò Noemi, vedova, con la nuora moabita Rut, a sua volta vedova; a Betlemme la dolce e remissiva Rut conobbe l’agiato Booz. Bella, ricca di significato è la benedizione con la quale gli anziani ed il popolo santificano, le nozze di Rut e Booz:

« La donna che entra nella tua casa il Signore la faccia essere simile a Rachele e a Lia che edificarono la casa di Israele e faccia che tu diventi potente in
Efrata e ti acquisti un nome in Betlemme. Sia la tua casa come la casa di Fares che Tamar generò a Giuda, per la discendenza che il Signore ti darà da questa giovane » (Rut 4, 11-12).

Benedizione bella, benedizione profetica: dal figlio di Booz e Rut, Obed, nacque Iesse; da Iesse nacque David, progenitore dell’Emmanuele, del Messia.

Da Rama a Betlemme, su ordine dell’Altissimo, si recò Samuele per sacrificare ["La mia venuta è pacifica; vengo per sacrificare al Signore" (1 Sam 16, 5)] e per ungere re di Israele il giovane David, il prestante pastore, al posto di Saul che era incorso nell’ira divina ["Il Signore si era pentito di averlo fatto re su Israele" (1 Sam 15, 35)]. David, tuttavia, fu riconosciuto re dalla tribù di Giuda, e quindi da tutto Israele, soltanto molti anni dopo, e cioè alla morte di Isboset, figlio minore di Saul.

A Betlemme nacquero anche i tre nipoti di David: Ioab, l’eroico soldato e generale; Abisai, l’amico caro al cuore del re; Asrael, il valoroso che morì combattendo. Indubbiamente Betlemme era madre di eroi: vide nascere anche Elcana, l’uccisore di Gob, il gigante filisteo fratello di Golia.

Roboamo (2 Cron 11, 6) fortificò Betlemme, che venne a far parte di un sistema di città armate contro le invasioni degli Egizi, sempre convinti di avere dei diritti sul territorio palestinese.

In Michea troviamo Betlemme nel contesto di una grande profezia:

« E tu, Betlemme Efrata
pur essendo piccola tra i capoluoghi di Giuda
da te mi nascerà colui
che deve regnare su Israele… Egli starà ritto
e pascerà con la potenza del Signore
con la maestà del nome del Signore, suo Dio… E lui sarà la nostra pace » (Mi 5, 1-3).

Questa profezia si intreccia con quelle di Isaia:

« Ecco la giovane (la vergine, almah) concepisce e partorisce un figlio che chiamerà Emmanuele » (Is 7, 14); « Un rampollo spunterà dal tronco di lesse un virgulto germoglierà dalle sue radici » (Is 11,1); « Avverrà in quel giorno che la radice di lesse si ergerà a segnale per i popoli, ad essa si rivolgeranno ansiose le genti, e gloriosa sarà la sua sede » (Is 11, 10).

Alla pienezza dei tempi, dal seme di David e da Betlemme, la borgata di dove era David, venne il Cristo. Con brevi parole, Matteo ["Nato Gesù in Betlemme di Giuda... (2, 1)] e Luca ["Or avvenne che, mentre essi erano là, si compirono i giorni in cui essa doveva partorire e partorì il suo figlio..." (2, 6-7)], ci narrano la nascita del Bambino.

Betlemme esce dalla Bibbia ed entra nella storia con un episodio drammatico: la strage degli Innocenti. Erode, che aveva ordinato ai Magi di riferirgli dove si trovasse il re dei Giudei, vedendosi da essi deluso, « si adirò grandemente e mandò a uccidere tutti i fanciulli che erano in Betlemme e in tutto il suo territorio, dai due anni in giù » (Mt 2, 16).

Publié dans : biblica, Natale 2008 (qualcosa sul) |le 2 janvier, 2009 |Pas de Commentaires »

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