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San Basilio (circa 330-379), monaco e vescovo di Cesarea in Cappadocia, dottore della Chiesa
Omelia 31 ; PG 31, 261
Amassare tesori per sé, o arricchire davanti a Dio ?
«Che farò? Demolirò i miei magazzini». Perché mai avevano tanto fruttato, le terre di quell’uomo che avrebbe dovuto fare un uso così cattivo della sua ricchezza? Perché vedessimo manifestarsi con più splendore l’immensa bontà di un Dio che diffonde la sua grazia su tutti, perché «fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti, e sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni» (Mt 5,45)… Tali erano i benefici di Dio nei confronti di questo ricco: una terra feconda, un clima temperato, abbondante semina, buoi per l’aratura, e quanto assicura la prosperità. E lui, cosa rendeva in cambio? Cattivo umore, misantropia e egoismo. Così ringraziava il suo benefattore.
Dimenticava che apparteniamo tutti alla medesima natura umana; non ha pensato che occorreva distribuire il suo superfluo ai poveri; non ha tenuto in nessun conto questi precetti divini: «Non negare un beneficio a chi ne ha bisogno, se è in tuo potere il farlo» (Pr 3,27), «Bontà e fedeltà non ti abbandonino» (3,3), «Dividi il pane con l’affamato» (Is 58,7). Tutti i profeti, tutti i sapienti gli gridavano questi precetti, ma lui faceva orecchio da mercante. I suoi magazzini cedevano, troppo stretti per il grano che vi si ammassava, ma il suo cuore non era sazio… Non voleva liberarsi da nulla, pur non riuscendo a immagazzinare tutto. Questo problema non gli dava tregua: «Cosa farò?» ripeteva. Chi non avrebbe pietà un uomo così ossessionato? L’abbondanza lo rendeva infelice…; si lamenteva come gli indigenti: «Che farò? Come nutrirmi, come vestirmi?»…
Considera, uomo, colui che ti ha colmato dei suoi doni. Rifletti un po’ su te stesso: Chi sei? Cosa ti è stato affidato? Da chi hai ricevuto questo incarico? Perché sei stato scelto? Sei il servo del Dio buono; hai la responsabilità dei tuoi compagni di servizio… «Che farò?» La risposta è semplice: «Sazierò gli affamati, inviterò i poveri… Voi tutti che mancate di pane, venite ad attingere i doni accordati da Dio che sgorgano come da una fontana».