Beata Vergine Maria di San Luca – diocesi di Bologna

dal sito:
http://www.gregoriopalamas.it/Preghiere.htm
(S. Simeone il Nuovo Teologo « Inni e Preghiere » – invocazione allo Spirito Santo)
Vieni, luce vera
Vieni, eterna vita
Vieni, mistero nascosto
Vieni, tesoro ineffabile
Vieni, realtà indicibile
Vieni, persona incomprensibile
Vieni, esultanza perenne
Vieni, verace attesa di quanti saranno salvati
Vieni, il rialzarsi di chi giace
Vieni, risurrezione dei morti
Vieni, o potente, che ogni cosa sempre compi, muti e trasformi con il solo volere
Vieni, invisibile e del tutto intangibile e impalpabile
Vieni, tu che sempre rimani immobile, e ad ogni istante tutto ti muovi e vieni a noi che giacciamo nell’Ade, tu che sei al di sopra di tutti i cieli
Vieni, nome desiderato e celebrato, ma del tutto impossibile a essere detto da parte nostra chi egli sia o a essere conosciuto quale e quanto sia
Vieni, gioia eterna
Vieni, corona immarcescibile
Vieni, porpora del grande Dio e Re nostro
Vieni, cintura cristallina e di pietre preziose
Vieni, calzare inaccessibile
Vieni, vera destra regale purpurea e sovrana
Vieni, tu che ha bramato e brama la mia misera anima
Vieni, solo a chi è solo – poiché io sono solo, come vedi
Vieni, tu che mi hai separato da tutto e mi hai reso solo sulla terra
Vieni, tu che sei divenuto in me desiderio e hai fatto che ti desiderassi, o del tutto inaccessibile
Vieni, mio respiro e mia vita
Vieni, consolazione della mia povera anima
Vieni, gioia e gloria e delizia senza fine.
dal sito:
http://www.levangileauquotidien.org/www/main.php?language=FR&localTime=10/08/2008#
Sant’Agostino (354-430), vescovo d’Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa
Discorso 80
« Insegnaci a pregare »
Credete forse, fratelli, che Dio non sappia che cosa vi è necessario? Lo sa bene e anzi previene i nostri desideri perché conosce i nostri bisogni. Così quando insegnava a pregare, ammoniva i suoi discepoli di non usare tante parole quando pregavano: «Non usate molte parole poiché il Padre vostro sa di che cosa avete bisogno prima ancora che glie lo domandiate» (Mt 6,7-8)… Se il Padre nostro sa di che cosa abbiamo bisogno, prima ancora che glie lo domandiamo, perché gli rivolgiamo anche solo poche parole? Che motivo c’è di pregare se il Padre nostro sa già che cosa ci è necessario?…
Il Signore che dice: «Non usate molte parole nel pregare», in un altro passo dice: «Chiedete e vi sarà dato». Ma, perché non si pensasse che l’ordine di chiedere fosse stato dato solo incidentalmente, soggiunse: «Cercate e troverete», e perché non si pensasse che anche questo precetto fosse incidentale, vedi che cosa soggiunse, vedi come concluse: «Bussate alla porta e vi sarà aperto» (Mt 7,7). Vedi che cosa soggiunse. Vuole che tu chieda per ricevere, che tu cerchi per trovare, che tu bussi per entrare… Poiché dunque il Padre nostro sa già ciò di cui abbiamo necessità, perché chiedere? perché cercare? perché bussare? perché affaticarci col chiedere, cercare, bussare per farlo sapere a chi già lo sa? In un altro passo il Signore dice: «È necessario pregare sempre e non stancarsi» (Lc 18,1)… Che vuol dire ciò? Ebbene per capire ciò, devi chiedere, cercare, bussare. La porta è chiusa non perché Dio ti disprezzi, ma per metterti alla prova. Dobbiamo dunque, fratelli, esortare alla preghiera tanto noi che voi.