« Donna, perché piangi ? »

dal sito: 

http://www.levangileauquotidien.org/www/main.php?language=FR&localTime=07/22/2008#

San Gregorio Magno (circa 540-604), papa, dottore della Chiesa
Omelie 25 ; PL 76, 1188

« Donna, perché piangi ? »

Maria diviene testimone della compassione di Dio; sì, quella stessa Maria… che un fariseo voleva fermare nel suo slancio di tenerezza. «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e che specie di donna è colei che lo tocca: è una peccatrice» (Lc 7,39). Le sue lacrime però hanno cancellato le macchie del suo corpo e del suo cuore; si è gettata nelle orme del suo Salvatore, abbandonando le vie del male. Era seduta ai piedi di Gesù e lo ascoltava (Lc 10,39). Vivo, lo stringeva tra le braccia; morto lo cercava. E ha trovato vivo colui che cercava morto. Ha trovato in lui tanta grazia da portare in prima persona l’annuncio agli apostoli, ai messaggeri di Dio!

Cosa dobbiamo vedere in questo, fratelli, se non la tenerezza infinita del nostro Creatore che, per ravvivare la nostra coscienza, dispone dappertutto degli esempi di peccatori pentiti. Getto gli occhi su Pietro, guardo il ladrone, esamino Zaccheo, considero Maria, e non vedo nulla in essi se non delle chiamate alla speranza e al pentimento. La vostra fede è sfiorita dal dubbio? Pensate a Pietro che piange amaramente sulla sua vigliaccheria. Siete infiammati dall’ira contro il vostro prossimo? Pensate al ladrone: in piena agonia, si pente e guadagna le ricompense eterne. L’avarizia vi inaridisce il cuore? Avete spogliato altrui? Vedete Zaccheo che rende quattro volte tanto quanto aveva rubato. In preda a qualche passione, avete perso la purezza della carne? Guardate Maria, che purifica l’amore della carne al fuoco dell’amore divino.

Sì, il Dio onnipotente ci offre dappertutto degli esempi e dei segni della sua compassione. Prendiamo dunque in odio i nostri peccati, anche i più antichi. Il Dio onnipotente dimentica volentieri che abbiamo commesso il male, ed è pronto a guardare al nostro pentimento come fosse l’innocenza in persona. Noi che, dopo le acque della salvezza eravamo rimasti macchiati, rinasciamo dalle nostre lacrime… Il nostro redentore consolerà le vostre lacrime di un giorno, nella sua gioia eterna.

Publié dans : Bibbia: commenti alla Scrittura |le 22 juillet, 2008 |Pas de Commentaires »

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