AUSTRALIA

dal sito:
http://www.zenit.org/article-14979?l=italian
La vera storia della Giornata Mondiale della Gioventù
Raccontata da uno dei suoi ideatori, il Cardinale Cordes
ROMA, lunedì, 14 luglio 2008 (ZENIT.org).- Quando nel 1983 si pensò di convocare una Giornata Mondiale della Gioventù, in Vaticano alcuni pensavano fosse una idea impossibile da realizzare. Oggi, come dimostra quanto sta avvenendo a Sydney, la GMG è diventata uno degli avvenimenti più importanti per la Chiesa.
Il Cardinale Paul Josef Cordes, oggi Presidente del Pontificio Consiglio « Cor Unum », ma allora Vicepresidente del Pontificio Consiglio per i Laici, ha raccontato la storia inedita sulla nascita della GMG in occasione della celebrazione a Roma dei 25 anni del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo, il 15 marzo scorso.
L’idea di creare le Giornate Mondiali della Gioventù è nata nell’Anno Santo straordinario 1983/84. La città eterna fu invasa da associazioni, società, confraternite e gruppi d’ogni genere. Uno dei volontari del Centro Internazionale Giovanile San Lorenzo (creato da Giovanni Paolo II 25 anni fa accanto al Vaticano), Don Massimo Camisasca di Comunione e Liberazione, chiese: « Perché, in quest’Anno Santo, non facciamo anche un incontro internazionale della gioventù? » Ribattei: « L’idea è interessante; ma chi potrà organizzarlo? » Mi sembrava evidente che una faccenda del genere eccedesse del tutto le possibilità del Pontificio Consiglio per i Laici. E che avrebbe potuto riuscire solo a condizione che vi si impegnassero tutte le nuove iniziative spirituali che collaboravano nel Centro. Le radunammo e le fummo in grado di strappare la loro disponibilità, contro il parere di alcuni fra i loro dirigenti più anziani, che, a motivo delle loro pessime esperienze in un analogo raduno svoltosi nell’Anno Santo 1975, sollevarono molte riserve. Ma – grazie a Dio – gli scettici non riuscirono a spegnere la fresca serenità e il necessario slancio giovanile degli altri.
Quanto più si avvicinava la prima Giornata della Gioventù, tanto più forti si palesavano le resistenze esterne. Da alcune Diocesi, da noi invitate, provenivano commenti critici, come: « Non è compito del Vaticano occuparsi dei nostri giovani ». Il sindaco (comunista) di Roma si rimangiò all’ultimo momento autorizzazioni già concesse, sicché non ci fu possibile approntare la prevista tendopoli nel parco della Pineta Sacchetti e installarvi gli alloggi già assegnati. Certi quartieri romani si mobilitarono contro la presunta invasione di ragazzi chiassosi. Agli ecologisti si associarono dei giornalisti per gettare l’allarme sulla prossima devastazione dei giardini e delle aree pubbliche dell’Urbe. Apparvero degli articoli di giornale con titoli del tipo « Arrivano gli Unni ».Eppure, nonostante la nostra totale inesperienza in fatto di megaraduni di quella specie e nonostante gli ostacoli frapposti, il grande incontro fu un successo trionfale. Qualcosa come trecentomila giovani accolsero l’invito del Papa e la Domenica delle Palme parteciparono all’eucaristia in Piazza San Pietro. La massa di stranieri era sovradimensionata perfino rispetto a Roma, eppure tutto si svolse in modo così ordinato ed esemplare da stupire il mondo intero. Il novantunenne cardinale decano Confalonieri, che aveva seguito alcune fasi della festa giovanile dalla terrazza prospiciente la basilica vaticana, osservò: « Nemmeno i romani più vecchi possono ricordarsi qualcosa di simile ».
Noi del Consiglio per i Laici eravamo ridotti allo stremo delle nostre forze fisiche. Per mezz’anno non avevamo avuto in mente altro che la Giornata della Gioventù. Tutto il resto lo avevamo lasciato da parte. Ci si rinfacciasse pure d’averci creduto e d’averla voluta; di fatto avevamo pagato il nostro debito verso la gioventù mondiale fino all’ultimo centesimo. Evidentemente Papa Giovanni Paolo II la pensava in tutt’altro modo. Poco prima delle vacanze estive ci fece sapere: « L’anno prossimo è stato proclamato dall’ONU Anno della Gioventù. Non sarebbe il caso di invitare di nuovo a Roma la gioventù del mondo? ». Al sentir la proposta, è comprensibile che il nostro entusiasmo fosse molto contenuto. Di tempo per i preparativi ce ne restava pochissimo, giacché la pausa delle vacanze estive con i due mesi di interruzione era alle porte, e la data da fissare sarebbe stata di nuovo la Domenica delle Palme. Senza dire che non avremmo potuto di nuovo per mezz’anno pretendere l’impegno di gruppi del Centro per una nuova Giornata della Gioventù. D’altro canto dovevamo dire di sì al Papa, anzitutto perché è il Papa, e poi perché avevamo visto in prima persona che la prima Giornata della Gioventù aveva segnato un grande impulso di fede per moltissimi giovani . La nostra buona disposizione all’obbedienza trovò subito un’eco inaspettata, che ci tolse molte preoccupazioni: Chiara Lubich, la fondatrice dei Focolari, mise a nostra disposizione tutte le forze del suo movimento, in modo che potemmo appoggiarci a un’organizzazione già collaudata.
Per la seconda volta la partecipazione dei giovani fu oceanica: alla liturgia di chiusura davanti alla basilica del Laterano si contano circa duecentocinquantamila presenze. Noi del Consiglio per i Laici avremmo voluto chiudere per un po’ il capitolo « gioventù »; c’incombevano infatti molte altre faccende da sbrigare. Il Lunedì Santo, al limite dell’esaurimento, me ne scappai in Germania per poter finalmente dormire e riprendermi un po’ dalla faticata. La Domenica di Pasqua seguii la trasmissione televisiva della liturgia in Piazza San Pietro. L’omelia dell’allora ancor giovane Papa mi entusiasmò. Ma ecco che un passo venne a irritarmi: con fortissimo slancio il Papa scandì queste frasi: « con centinaia di migliaia di giovani mi sono incontrato domenica scorsa e ho impressa nell’anima l’immagine festosa del loro entusiasmo. Nell’auspicare che questa meravigliosa esperienza possa ripetersi negli anni futuri, dando origine alla Giornata mondiale della gioventù nella domenica delle Palme… ». Il Santo Padre ci aveva preso gusto, e aveva instaurato una prassi nuova nella Chiesa Cattolica.
Ebbe così inizio la celebrazione delle giornate della gioventù, che toccò svariati paesi del pianeta, alternando raduni internazionali con quelli realizzati nelle chiese locali. A inaugurarla fu Buenos Aires in Argentina. Seguirono poi gli USA, l’Europa e l’Asia. Di particolare rilievo furono l’incontro di Parigi e quello di Roma durante l’Anno Santo del 2000. Il picco numerico si toccò con le Filippine, dove si radunò qualcosa come quattro milioni di persone in festa. I media furono concordi nel commentare che la famiglia dei popoli non aveva ancor mai assistito a un evento cui avesse partecipato – volontariamente e con grandissima gioia – una così gran moltitudine di persone.
programma:
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/travels/2008/index_australia_it.htm
Viaggio Apostolico
a Sydney (Australia) in occasione della
XXIII Giornata Mondiale della Gioventù
(12-21 luglio 2008)
Programma
Messale per il Viaggio Apostolico
[Inglese]
Messaggio al popolo australiano in occasione della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù (4 luglio 2008)
[Inglese, Italiano
Messaggio del Santo Padre per la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù, 2008
[Albanese, Birmano, Cambogiano, Ceco, Cinese, Croato, Filippino, Francese, Greco, Inglese, Italiano, Macedone, Maltese, Polacco, Portoghese, Russo, Serbo, Spagnolo, Tailandese, Tedesco, Ucraino, Ungherese, Vietnamita]
Galleria Fotografica
Intervista concessa dal Santo Padre ai giornalisti durante il volo verso l’Australia (12 luglio 2008)
[Italiano]
Cerimonia di benvenuto nella Government House (Sydney, 17 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Festa di accoglienza dei giovani al Barangaroo East Darling Harbour (Sydney, 17 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Incontro ecumenico nella Cripta della St. Mary’s Cathedral (Sydney, 18 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Incontro con i rappresentanti di altre religioni nella Sala Capitolare della St. Mary’s Cathedral (Sydney, 18 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Preghiera di inizio della Via Crucis nella piazza antistante la St. Mary’s Cathedral (Sydney, 18 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Incontro con un gruppo di giovani disadattati nella comunità di recupero dell’Università di Notre Dame, Chiesa del Sacro Cuore (Sydney, 18 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Santa Messa e consacrazione del nuovo altare con i Vescovi Australiani, i seminaristi, i novizi e le novizie nella St. Mary’s Cathedral (Sydney, 19 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Veglia con i giovani nell’Ippodromo di Randwick (Sydney, 19 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Santa Messa per la XXIII Giornata Mondiale della Gioventù nell’Ippodromo di Randwick (Sydney, 20 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Angelus Domini nell’Ippodromo di Randwick (Sydney, 20 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Incontro con i benefattori e gli organizzatori della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù nella Reception Hall e nella Sala Capitolare della St. Mary’s Cathedral (Sydney, 20 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Saluto ai volontari della XXIII Giornata Mondiale della Gioventù nel Domain (Sydney, 21 luglio 2008)
[Inglese, Italiano]
Cerimonia di congedo nell’aeroporto internazionale di Sydney
L’OSSERVATORE ROMANO
EDIZIONE QUOTIDIANA 14-15 LUGLIO 2008
http://www.vatican.va/news_services/or/or_quo/
In un videomessaggio diffuso a Sydney il Papa
invita alla speranza contro povertà e ingiustizia
Il cammino che porta a un mondo migliore
Il testo della conferenza stampa del Papa
sull’aereo in volo verso Sydney
La fede unisce culture e crea gioia L’augurio del Papa ai capi di Stato durante il volo verso Sydney
Pace e prosperità per le nazioni
Il Pontefice è giunto nella capitale australiana
nel pomeriggio di domenica dopo 13.300 chilometri percorsi in volo
L’arrivo a Sydney tra il calore della gente
e l’attenzione dei media Tra preghiere, letture e passeggiate Nostre Informazioni Assad frena sulla pace in Vicino Oriente
Riparte da Parigi la strada di Annapolis Chiesto l’arresto del presidente sudanese
Per gli analisti è uno dei maggiori collassi bancari
nella storia degli Stati Uniti
Fallisce la IndyMac Bank
Dilaga la crisi dei mutui Intervento della Santa Sede al Comitato permanente dell’Unhcr
Soluzioni concrete
per proteggere i rifugiati
Uccisi nove soldati statunitensi in combattimenti nel nord-est
S’inasprisce il confronto militare con i taleban
Pace lontana in Afghanistan Attaccato in Pakistan un convoglio di paramilitari Un accordo per il restauro dei monumenti storici
Sempre più Italia a San Pietroburgo Intervista a Mikhail Piotrovskij, direttore del Museo dell’Ermitage
Un’enciclopedia dell’arte scritta in russo
Disoccupazione ai minimi storici e alta qualità
della vita in città per un’Australia in pieno sviluppo
Duecento nazionalità per un solo popolo La pienezza della felicità secondo san Bonaventura
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Troppa burocrazia uccide la ricerca
Il cardinale Tauran sulla conferenza
per il dialogo interreligioso a Madrid
Le religioni al servizio della pace
Prima celebrazione eucaristica da vicario generale del Papa
Il cardinale Agostino Vallini
in una parrocchia romana
du site:
http://www.levangileauquotidien.org/www/main.php?language=FR&localTime=07/14/2008#
Sant’Agostino (354-430), vescovo d’Ippona (Africa del Nord) e dottore della Chiesa
Discorso 344, § 2-3
« Chi ama il padre o la madre più di me non è degno di me »
Il Signore rivolge queste parole a coloro che sono infiammati dall’amore, o meglio a coloro che egli vuole imfiammare da questo amore. Il nostro Signore non ha distrutto l’amore che si deve ai genitori, alla sposa, ai figli, ma lo ha regolato. Non ha detto « chi li ama » ma « chi li ama più di me »… Ama tuo padre, ma ama maggiormente il Signore ; ama colui che ti ha dato alla luce, ma ama, più ancora, colui che ti ha creato. Tuo padre ti ha dato alla luce, ma non ti ha creato. Infatti non sapeva, generandoti, chi saresti stato o cosa saresti divenuto. Tuo padre ti ha nutrito, ma non era lui l’origine del pane che placava la tua fame. Infine, bisogna che tuo padre muoia perché tu erediti i suoi beni. Invece condivederai l’eredità che Dio destina a te, dimorando con lui in eterno.
Ama dunque tuo padre, ma non più del tuo Dio ; ama tua madre, ma ama più ancora la Chiesa da cui sei stato generato alla vita eterna… Infatti, se devi tanta riconoscenza a coloro che ti hanno generato ad una vita mortale, quanto più devi amare coloro che ti hanno generato per l’eternità ? Ama la tua sposa, ama i tuoi figli secondo Dio, per condurli a servire Dio insieme con te ; e quando insieme sarete uniti a lui, non temerete di essere separati. Il tuo amore per la tua famiglia sarebbe ben imperfetto se tu non li conducessi a Dio.
Trovi forse che l’amore in questo mondo sia crocifiggente ? Abbraccia la tua croce e segui il Signore. Il tuo Salvatore in persona, pur essendo Dio nella carne, si è tuttavia rivestito della tua carne, ed ha mostrato sentimenti umani quando ha detto : « Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice » (Mt 26, 39)… La natura di servo di cui si era rivestito per te ha fatto udire la voce dell’uomo, la voce della carne. Ha preso la tua voce nello scopo di esprimere la tua debolezza e darti la sua forza…, e mostrarti quale volontà devi preferire.