Archive pour le 1 juillet, 2008

1 luglio: Preziosissimo Sanguee di Gesù

1 luglio: Preziosissimo Sanguee di Gesù dans feste

immagine e testo dal sito:

http://santiebeati.it/

Preziosissimo Sangue di Gesù

1 luglio 


Il Sangue, è descritto nella Bibbia come un importante elemento della vita. « La vita di una creatura risiede nel sangue » (Levitico 17,11). E’ soprattutto in questo versetto biblico che si può comprendere l’assoluta importanza che questo liquido comporta nella vita sia degli esseri umani che degli animali. L’Antico Testamento si sofferma diverse volte sull’argomento del sangue, ribadendone la preziosità. Dio Padre comanda di non versare il sangue, cioè di non spargerlo inutilmente con gli assassinii, di non berlo e di non mangiare carni animali che contengano ancora residui di sangue; perchè il sangue è vita, il sangue è sacro. (Deuteronomio 12,23).  Ed è all’importanza del sangue nell’Antico Testamento, che si affianca l’importanza del sangue Divino di colui che ha voluto assumere la nostra natura umana: Gesù. Il Sangue di Cristo è la più grande e perfetta rivelazione dell’Amore del Padre Celeste e la sua effusione vivificante è sorgente della Chiesa, che continuamente rinasce nutrendosi del Sangue Divino, e, attraverso di essa, è riscatto per l’uomo peccatore a cui viene donata la salvezza. La vita spirituale trova un insostituibile alimento nel Sangue di Cristo, vero fulcro del cuore, della vita e della missione della Chiesa.  Gesù stesso, nell’Ultima Cena, dà importanza rilevante al Sangue, che è simbolo della Redenzione. Anche San Paolo nelle sue lettere parla con devozione del Riscatto umano dal peccato, che è avvenuto tramite la morte di Gesù, il quale ha tanto amato gli uomini fino a versare il suo Prezioso Sangue. Dal punto di vista storico si può dire che già anticamente era viva la devozione al Preziosissimo Sangue. Dopo un lungo periodo nel corso del quale questa devozione non venne più praticata, il Sangue di Cristo cominciò nuovamente ad essere adorato nella prima metà dell’ottocento, attorno a una presunta reliquia della Passione che si conservava nella Basilica di S.Nicola in Carcere (oggi S.Giuseppe a Capo le case).  L’iniziatore, fu un pio sacerdote, poi vescovo, don Francesco Albertini, promotore di una Confraternita intitolata appunto al Preziosissimo Sangue, nel cui seno si formarono grandi spiriti che ne proseguirono e ne diffusero la devozione.
Tra gli altri propagatori di questa devozione, brillano i nomi di S.Gaspare del Bufalo, fondatore dei Missionari del Preziosissimo Sangue, e di S.Maria De Mattias, che fondò le Suore Adoratrici del Sangue di Cristo.  In tutta Italia e anche nel mondo, sorsero diversi Istituti femminili dedicati al Sangue di Cristo, come le Suore del Preziosissimo Sangue, fondate a Monza da Madre Maria Matilde Bucchi, le Figlie della Carità del Prezioso Sangue, fondate a Pagani (SA) da don Tommaso Fusco. E ai nostri giorni altre congregazioni presero vita a Honk Kong, in Sudafrica e negli USA.  Nel 1822, S.Gaspare presentò istanza alla Santa Sede per ottenere il « Nulla osta » per la celebrazione della festa del Preziosissimo Sangue. La Sacra Congregazione dei Riti Religiosi, concesse di celebrarla la prima domenica di luglio, ma solo all’interno della congregazione di S. Gaspare. Pio IX la fissò al primo luglio, e Pio XI la elevò a rito doppio di prima classe nell’aprile 1934, a ricordo del XIX centenario della Redenzione. Paolo VI poi, abbinò questa festa a quella del Corpus Domini, creando però malcontento tra i devoti e gli istituti religiosi dedicati al Sangue di Cristo. Ricevuti in udienza i devoti e gli istituti, il Papa volle chiarire il significato di tale abbinamento, ribadendo la sua intenzione di non degradare in nessun modo la devozione al Sangue. Il Santo Padre concesse ugualmente il diritto di celebrare la festa il primo luglio, con liturgia di solennità. 

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foto mia, Villa Celimontana, Roma, buona notte

foto mia, Villa Celimontana, Roma, buona notte dans immagini buon...notte, giorno

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« Chi è mai costui ? »

dal sito:

http://www.levangileauquotidien.org/www/main.php?language=FR&ordo=&localTime=07/01/2008#

San Cirillo di Gerusalemme (313-350), vescovo di Gerusalemme, dottore della Chiesa
Catechesi, n° 10

« Chi è mai costui ? »

Chi vuole onorare con vera devozione il Padre adori il Figlio, perché il Padre non ne accetta altra adorazione. Lo fece intendere il Padre quando, facendo risuonare la sua voce, disse: «Questo è il mio Figlio diletto nel quale mi sono compiaciuto». Sì, il Padre si è compiaciuto del Figlio: se non si compiacerà anche di te, non avrai la vita… Riconosci pure che c’è un solo Dio, ma sappi pure che vi è un Figlio di Dio, l’Unigenito… Professa la tua fede «in un solo Signore nostro Gesù, Figlio di Dio, unigenito» (Credo). Diciamo «in un solo Signore Gesù Cristo» perché risulti unica la sua filiazione anche se molti sono i suoi nomi…

È chiamato «il Cristo» [cioè l'Unto], perché unto non da mani umane ma dal Padre fin da tutta l’eternità come sommo sacerdote per gli uomini… Lo chiamiamo «Figlio dell’uomo», non in quanto nato per generazione terrena come ciascuno di noi, ma perché verrà sulle nubi per giudicare i vivi e i morti. Lo chiamiamo «Signore», non in senso traslato come si chiamano signori alcuni uomini, ma in quello per cui si chiama Signore per natura e dall’eternità solo «Gesù» [cioè «il Signore salva»], nome che significa la sua opera di salvatore e di medico. Lo diciamo «Figlio di Dio» per natura e non per adozione.

Molti sono gli appellativi che diamo al nostro Salvatore… Molteplici sono le forme che il Salvatore prende nei suoi interventi per ciascuno di noi. Si fa infatti «vite» per chi ha bisogno di gioia, «porta» per chi deve entrare, «sommo sacerdote» e «mediatore» per chi deve offrire preghiere, «agnello» per tutti quelli che sono in peccato e per cui egli si è immolato. Rimane per natura nella dignità sovraeminente della sua filiazione immutabile, ma si fa «tutto a tutti» adattandosi alle nostre debolezze come medico davvero buono e maestro compassionevole.

(Riferimenti biblici : Mt 3,17 ; Mt 1,16 ; Mt 24,30 ; Dn 7,13 ; Mt 24,30 ; Lc 2,11 ; Mt 1,21 ; Mt 3,17 ; Gv 15,1 ; Gv 10,7 ; Eb 7,26 ; 1Tm 2,5 ; At 8,32 ; 1Cor 9,22)

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