Archive pour le 26 mai, 2008

buona notte

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http://www.imageafter.com/category.php?offset=168&category=nature_animals_land&search=search

« Chi mai si può salvare ? »

dal sito: 

http://www.levangileauquotidien.org/www/main.php?language=FR&localTime=05/26/2008#

San Giovanni Crisostomo (verso il 345-407), vescovo di Antiochia poi di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Omelia sul debitore di diecimila talenti, 3 ; PG 51, 21

« Chi mai si può salvare ? »

In risposta alla domanda che gli faceva l’uomo ricco, Gesù aveva rivelato come uno potesse giungere alla vita eterna. Ma il pensiero di dovere lasciare le sue ricchezze rattristò l’uomo che se ne andò. Allora Gesù dichiarò: «È più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel Regno di Dio». A sua volta, si avvicina a Gesù Pietro, che si è spogliato di tutto, rinunciando al suo mestiere, alla sua barca, che non possiede più neanche un amo. E fa a Gesù questa domanda: «E chi mai si può salvare?»

Nota insieme la riserva e lo zelo di questo apostolo. Non ha detto: «Ordini l’impossibile, questo comandamento è troppo difficile, questa legge è troppo esigente». Né rimase zitto. Ma pur senza mancare di rispetto e mostrando quanto era sollecito per gli altri, disse: «E chi mai si può salvare?» Prima infatti di essere pastore, ne aveva il cuore; prima di venire investito dell’autorità…, si preoccupava già della terra intera. Un uomo ricco avrebbe probabilmente fatto questa domanda per interesse, per preoccupazione della sua situazione personale e senza pensare agli altri. Invece Pietro, che è povero, non può essere sospettato di aver fatto questa domanda per tali motivi. Questo è il segno che si preoccupava della salvezza degli altri, e che desiderava imparare dal suo Maestro come uno può giungere ad essa.

Da qui la risposta confortante di Cristo: «Impossibile presso gli uomini, ma non presso Dio» . Vuole dire: «Non pensate che io vi abbandoni. Io in persona vi assisterò in un’affare così importante, e vi renderò facile ciò che è difficile».

LA PREZIOSITA’ DEL SILENZIO

dal sito: 

http://digilander.libero.it/rinnovamento/documenti/Ritagli.htm

LA PREZIOSITA’ DEL SILENZIO


Il silenzio è mitezza:
quando non rispondi alle offese
quando non reclami i tuoi diritti
quando lasci a Dio la tua difesa e il tuo onore

Il silenzio è magnanimità:
quando non riveli le colpe dei fratelli
quando perdoni senza indagare nel passato
quando non condanni, ma intercedi nell’intimo

Il silenzio è pazienza:
quando soffri senza lamentarti
quando non cerchi consolazioni umane
quando non intervieni, ma attendi che il seme germogli

Il silenzio è umiltà:
quando taci per lasciare emergere i fratelli
quando celi nel riserbo i doni di Dio
quando lasci che il tuo agire sia male interpretato
quando lasci ad altri la gloria dell’impresa

Il silenzio è fede:
quando taci perché è lui che agisce
quando rinunci alle voce del mondo
per stare alla sua presenza
quando non cerchi comprensione
perché ti basta essere conosciuto da lui

Il silenzio è saggezza:
quando ricorderai che dovremo rendere conto di ogni parola inutile
quando ricorderai che il diavolo è sempre in attesa di una tua parola imprudente per nuocerti e uccidere

Infine il silenzio è adorazione:
quando abbracci la croce, senza chiedere il perché
nell’intima certezza che questa è l’unica via giusta.

(Da un condensato di S.Giovanni della Croce)

Publié dans:meditazioni |on 26 mai, 2008 |Pas de commentaires »

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