Un congresso sulla possibile presenza di San Paolo in Spagna
04/04/2008, dal sito:
http://www.zenit.org/article-13967?l=italian
Un congresso sulla possibile presenza di San Paolo in Spagna
E la comunità cristiana più antica della Penisola Iberica a Tarragona
TARRAGONA, venerdì, 4 aprile 2008 (ZENIT.org).- In occasione dell’anno giubilare dei santi Fruttoso, Augurio ed Eulogio e alla vigilia dell’Anno Paolino, l’Arcidiocesi di Tarragona (Spagna) organizza il congresso internazionale “Paolo, Fruttuoso e il cristianesimo delle origini a Tarragona”.
Papa Benedetto XVI ha concesso all’Arcidiocesi di Tarragona la celebrazione dell’anno giubilare, dedicato alla memoria dei santi martiri Fruttuoso, Vescovo, e Augurio ed Eulogio, diaconi, in occasione dei 1750 anni del martirio che hanno subito nell’anfiteatro di Tarragona il 21 gennaio del 259 d.C.
Il congresso internazionale, dedicato al cristianesimo in questa regione catalana tra il I e l’VIII secolo, occuperà un luogo preminente nel contesto dei congressi e degli studi sull’apostolo Paolo. L’incontro si svolgerà nella città di Tarragona il 19, 20 e 21 giugno 2008, informano gli organizzatori in una nota inviata a ZENIT.
La ricca storia della Tarraco romana e delle origini del cristianesimo, testimoniati dalla Passio dei martiri Fruttuoso, Augurio ed Eulogio, sarà l’elemento su cui si concentrerà l’attenzione di molti ricercatori giunti da varie parti del mondo.
L’anno giubilare di San Fruttuoso di Tarragona è iniziato il 21 gennaio 2008 e si chiuderà il 21 gennaio 2009.
Nel contesto degli atti e delle celebrazioni dell’anno giubilare, monsignor Jaume Pujol i Balcells, Arcivescovo di Tarragona, ha incaricato dell’organizzazione del congresso l’Istituto Superiore di Scienze Religiose “San Fruttuoso” (INSAF), istituzione accademica universitaria dell’Arcidiocesi di Tarragona. Il congresso conta sulla collaborazione della Facoltà di Teologia della Catalogna (FTC), con sede a Barcellona, e dell’Università Rovira i Virgili (URV) di Tarragona.
La storia della Chiesa di Tarragona è lunga e feconda. La prima testimonianza scritta della comunità cristiana di Tarraco sono gli atti del martirio del Vescovo San Fruttuoso e dei suoi due diaconi Augurio ed Eulogio nel 259 d.C., sotto la persecuzione decretata dagli imperatori Valeriano e Galieno.
Gli atti del loro martirio sono considerati autentici e sono i più antichi della Penisola Iberica, rappresentando il primo documento scritto sul cristianesimo ispanico.
La Passio di Fruttuoso esprime in modo manifesto l’esistenza di una Chiesa organizzata gerarchicamente – l’episcopato di Fruttuoso, il diaconato di Augurio ed Eulogio e il lettorato di Augustal – e solidamente radicata nella Tarraco romana.
55 anni dopo il martirio del Vescovo Fruttuoso, nel 314, un Vescovo di Tarraco partecipava al Concilio di Arles, mediante i suoi due delegati Probazio e Castorio. La necropoli di Tarragona conserva un’iscrizione funebre dell’anno 325 e il grandioso mausoleo funerario di Centcelles, della seconda metà del IV secolo, contiene un mosaico nella cupola di chiara iconografia biblica.
Nel 384, l’Arcivescovo Imerio consultò Papa Damaso su alcuni dubbi relativi a varie questioni di disciplina ecclesiastica. Morto questi, gli rispose il suo successore, Papa Siricio, l’11 febbraio 385. Si tratta della prima bolla papale che un Papa rivolge a un Vescovo della Chiesa latina. Appare, quindi, la struttura provinciale della Tarraconense e anche la primazia a livello peninsulare.
I dati storici e i calcoli realizzati a partire dalle fondi epigrafiche esprimono chiaramente che la comunità cristiana di Tarraco nel IV secolo era una delle più numerose della Penisola Iberica. La posizione strategica di Tarragona – passaggio obbligato tra la Penisola e Roma – fa pensare che l’introduzione del cristianesimo a Tarraco sarebbe precedente al primo dato storico che conosciamo di questa comunità cristiana attraverso la Passio di Fruttuoso.
La Chiesa di Tarragona afferma la venerabile tradizione della predicazione dell’apostolo Paolo in questa città, e la ritiene un fatto storico altamente probabile. Una piccola cappella del XIII secolo, oggi situata all’interno del Seminario Pontificio e costruita su una roccia, nell’acropoli della città, evoca il soggiorno di Paolo a Tarraco e le prime parole evangeliche che vi vennero pronunciate.
In seguito, all’inizio dell’VIII secolo, l’Arcivescovo di Tarragona, San Prospero, dopo aver salvato le reliquie di San Fruttuoso in concomitanza con l’invasione islamica, si rifugiò in Italia, dove fu Vescovo di Reggio Emilia. Lì venne venerato dopo la morte come santo; l’ufficio liturgico a lui dedicato spiega che fu uno dei successori di San Paolo. Questo è il documento più antico (secoli VIII-IX), prodotto in Italia, in cui appaiono insieme San Paolo e Tarragona, e in secondo piano le reliquie di San Fruttuoso.
Il congresso vuole aprire nuove vie nella ricerca storica e scientifica su questa affascinante questione: il viaggio apostolico di Paolo in Ispania – annunciato dallo stesso Paolo in Romani 15 –, gli inizi del cristianesimo a Tarraco e, con San Fruttuoso, il successivo sviluppo della comunità cristiana più antica della Penisola Iberica.
Allo stesso modo, l’Anno di San Paolo annunciato da Papa Benedetto XVI in occasione del bimillenario della nascita dell’Apostolo delle Nazioni (28 giugno 2008-28 giugno 2009) contribuirà a nuove ricerche sulla vita di Paolo, la sua attività evangelizzatrice e i suoi scritti.