Lavorare cercando Dio solo
dal sito:
http://www.vatican.va/spirit/documents/spirit_20010731_luigi-orione_it.html
Lavorare cercando Dio solo
« Ieri mi trovavo nella camera di un buon prete e là mi cadde lo sguardo su queste parole: Dio solo!
Il mio sguardo in quel momento era pieno di stanchezza e di dolore, e la mente ripensava a tante giornate piene di affanno come quelle di ieri, e sopra il turbinio di tante angosce, e sopra il suono confuso di tanti sospiri, mi pareva fosse la voce affabile e buona del mio angelo: Dio solo!,
anima sconsolata, Dio solo!
Su d’una finestra c’era una pianta di ciclamini, più avanti un corridoio e alcuni preti piamente a meditare e più avanti un crocifisso, un caro e venerato crocifisso che mi ricordava anni belli e indimenticabili, e lo sguardo pieno di pianto andò a finire là ai piedi del Signore. E mi pareva che l’anima si rialzasse, e che una voce di pace e di conforto scendesse da quel cuore trafitto, e mi invitasse a salire in alto, a confidare a Dio i miei dolori e a pregare.
Che silenzio dolce e pieno di pace…! e nel silenzio Dio solo!
andavo ripetendo tra me Dio solo!
E mi pareva sentire come un’atmosfera benefica e calma attorno alla mia anima!… E allora vidi dietro di me la ragione delle pene presenti: vidi che invece di cercare nel mio lavoro di piacere a Dio solo! era da anni che andavo mendicando la lode degli uomini, ed ero in una continua ricerca, in un continuo affanno di qualcuno che mi potesse vedere, apprezzare, applaudire, e conchiusi tra me: bisogna cominciare vita nuova anche qui: lavorare cercando Dio solo!
Lo sguardo di Dio è come una rugiada che fortifica, è come un raggio luminoso che feconda e dilata: lavoriamo dunque senza chiasso e senza tregua, lavoriamo allo sguardo di Dio, di Dio solo!
Lo sguardo umano è raggio cocente che fa impallidire i colori anche i più resistenti: sarebbe pel nostro caso come il soffio gelato del vento che piega, curva, guasta il gambo ancor tenero di questa povera pianticella.
Ogni azione fatta per far chiasso e per essere visti, perde la sua freschezza agli occhi del Signore: è come un fiore passato per più mani e che è appena presentabile. (…)
Dio solo!oh com’è utile e consolante il volere Dio solo per testimonio! Dio solo, è la santità nel suo grado più elevato! Dio solo, è la sicurezza meglio fondata di entrare un giorno nel cielo.
Dio solo,figli miei, Dio solo! »
Da “L’Opera della Divina Provvidenza” del Beato Luigi Orione (1872-1940) (3 settembre 1899).
Preghiera
Fa, o mio Dio, che tutta questa povera vita mia sia un solo cantico di divina carità in terra, perché voglio che sia – per la tua grazia, o Signore – un solo cantico di divina carità in cielo! (del Beato Luigi Orione)
A cura del « Movimento dei Focolari »

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