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San Giovanni Crisostomo (verso il 345-407), vescovo di Antiochia poi di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Discorsi sulla Genesi, 36 ; PG 53, 339
Agire come Abramo
Guardando alla promessa e lasciando da parte ogni prospettiva umana, sapendo che Dio è capace di opere che superano la natura, Abramo ha confidato nella parola rivolta a lui, non ha lasciato nessun dubbio nel suo spirito né ha esitato sul senso da dare alla parola di Dio. È infatti il proprio della fede confidare nella potenza di colui che ci ha fatto una promessa… Dio aveva promesso ad Abramo che una posterità innumerevole sarebbe nata da lui. Questa promessa superava le possibilità della natura e le mire meramente umane; per questo la fede che ebbe in Dio « gli fu accreditata come giustizia » (Gen 15,6; Gal 3,6).
Ebbene, se siamo vigilanti, vedremo che ci sono state fatte delle promesse ancor più meravigliose e che la loro realizzazione supererà di gran lunga quanto può sognare un pensiero umano. E per giungere a questi beni dobbiamo soltanto fidarci nella potenza di colui che ci ha fatto questa promessa, per meritare la giustificazione che viene dalla fede e ottenere i beni promessi. Infatti tutti questi beni che speriamo superano ogni concezione umana, ogni pensiero, tale è la magnificenza di quello che ci è stato promesso!
Infatti queste promesse non riguardano solo il presente, lo sviluppo della nostra vita e il godimento dei beni visibili, bensì riguardano anche il tempo in cui avremo lasciato questa terra, in cui i nostri corpi saranno stati soggetti alla corruzione, quando le nostre spoglie saranno state ridotte in polvere. Allora Dio ci promette che li risusciterà e li stabilirà in una gloria magnifica: « È necessario infatti, assicura i beato Paolo, che questo corpo corruttibile si vesta di incorruttibilità e questo corpo mortale si vesta di immortalità » (1Cor 15,53). Per di più, dopo la risurrezione dei nostri corpi, abbiamo ricevuto la promessa di godere del Regno e di beneficiare per i secoli senza fine, in compagnia dei santi, di questi beni ineffabili « che occhio non vide, né orecchio udì né mai entrarono in cuore di uomo » (1 Cor 2,9). Vedi la sovrabbondanza delle promesse? Vedi la grandezza di questi doni?