« Egli si alzò e lo seguì »
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Charles de Foucauld (1858-1916), eremita e missionario nel Sahara
« Egli si alzò e lo seguì »
Quanto sei buono, mio Dio, e con quanta cura ti applichi a rialzare i peccatori, a gridare « Speranza » ai colpevoli. Con quanta premura ti mostri, fin dalle prime righe del Vangelo, come il Buon Pastore, il Padre del Figlio prodigo, il divino medico venuto per i malati.
Sembra che ti sia preso l’impegno fin dalle prime righe del Vangelo di ripeterci : « Non godo della morte dell’empio, ma che l’empio desista dalla sua condotta e viva » (Ez 33,11). O Dio, Padre di misericordia, vuoi dirci che ci sono speranza e grazia, anche per i colpevoli, anche per i più decaduti, per i più macchiati. Coloro che, agli occhi degli uomini sono irrimediabilmente avviliti e caduti sono ancora nobili e belli ai tuoi occhi. Che si pentano, che dicano come Davide : « Ho peccato » (2 Sam 12,13), e tu spalanchi per queste anime che il mondo riteneva perdute e che tu hai così pienamente ritrovate, rialzate, purificate, abbellite, tu spalanchi in tale misura il tesoro dei tuoi favori da non rifiutare nessuna grazia a queste anime alle quali nessuna grandezza è ormai inaccessibile.
Per quanto fossimo caduti in basso, non disperiamo mai. La bontà di Dio è al di là di ogni male possibile. « Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno come lana » (Is 1,18). Non c’è nessun momento della nostra vita che non possa diventare l’inizio di un’esistenza nuova,… separata dalle nostre infedeltà passate, come da un muro.

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