Archive pour le 20 janvier, 2008

stamattina a San Pietro (20.1.08)

stamattina a San Pietro (20.1.08) dans immagini

Pope Benedict XVI greets the faithful during the Angelus prayer in St. Peter’s square at the Vatican, Sunday, Jan. 20, 2008. Tens of thousands of people attended Pope Benedict XVI’s traditional noontime blessing Sunday, showing their support after the Vatican canceled his visit to a university because of some protests by students and faculty.
(AP Photo/Gregorio Borgia)

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Pope Benedict XVI waves to tens of thousands of people gathered in St Peter’s Square during the noon Angelus prayer from a window of the Vatican. More than 100,000 people filled St Peter’s Square in a show of support for Pope Benedict XVI after protests by scientists forced him to cancel a university speech.
(AFP/Andreas Solaro)

A large crowd attends the weekly Angelus prayer by Pope Benedict XVI in St Peter’s square at the Vatican January 20, 2008. Tens of thousands of students, politicians and ordinary Romans thronged the Vatican on Sunday in a major show of sympathy for Pope Benedict after protests led him to cancel a speech at Rome’s top university this week.
(Dario Pignatelli/Reuters)


http://news.yahoo.com/nphotos/Papacy-and-Vatican/sm/events/wl/033002pope/photo/1;_ylt=AmiK0gahnf.jhCs0Wrr8tMBgWscF

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Stamattina a Piazza San Pietro – un abbraccio al Papa di più di 200.000 persone

 

Sono arrivata da Via della Conciliazione, dalla metà della strada verso San Pietro la strada era già affollata di persone che andavano verso la Piazza che era strapiena, tutto tranquillo, anzi un particolare silenzio avvolgeva la Piazza, c’erano, sì, striscioni con scritte di solidarietà al Papa, così come state pensate e sentite dai vari gruppi, c’erano gli studenti della Sapienza e delle Università Pontificie, c’erano anche i politici e sindacati, ma sapevamo che c’erano, in realtà si sono mescolati agli altri nella piazza, non c’è stata politica; 

 

c’erano anche numerosi stranieri da varie parti del mondo, accanto a me due francesi-francesi (con un ottimo accento) ci siamo scambiati qualche parola e, all’Angelus, hanno recitato la preghiera in latino insieme a noi, come tutti; 

 

come ho detto, nonostante la piazza piena di gente, c’era un silenzio inatteso, perlomeno che io non mi aspettavo, non c’era nessuno che gridava, neanche per dire: « viva il Papa » pochi, la maggior parte ha atteso con un certo silenzio le parole del Papa, ha atteso di vedere la sua persona, dalla piazza il Papa affacciato alla finestra appare come un puntino bianco, quando si è affacciato tutti insieme abbiamo alzato le braccia per un lunghissimo, silenzioso, affettuoso, applauso; 

 

il Papa ha parlato subito di questi giorni di preghiera per l’unità dei cristiani e commenta in breve il tema scelto per la Settimana di quest’anno, « Pregate continuamente » (1 Ts 5,17),   insistendo sulla preghiera, insistendo sull’unità, possibile; applausi ancora, silenziosi, affettuosi, poi l’Angelus recitato in latino da un gran numero di persone; 

solo dopo, con semplicità ed affetto parla di quanto accaduto: “Come sapete avevo accolto molto volentieri il cortese invito che mi era stato rivolto ad intervenire giovedì scorso all’inaugurazione dell’anno accademico della ‘Sapienza – Università di Roma’. Conosco bene questo Ateneo, lo stimo e sono affezionato agli studenti che lo frequentano: ogni anno in più occasioni molti di essi vengono ad incontrarmi in Vaticano, insieme ai colleghi delle altre Università. Purtroppo, com’è noto, il clima che si era creato ha reso inopportuna la mia presenza alla cerimonia. Ho soprasseduto mio malgrado, ma ho voluto comunque inviare il testo da me preparato per l’occasione”; 

come già, nel suo intervento scritto, inviato all’università,  spiega cosa dovrebbe essere l’università: “All’ambiente universitario, che per lunghi anni è stato il mio mondo, mi legano l’amore per la ricerca della verità, per il confronto, per il dialogo franco e rispettoso delle reciproche posizioni »; 

per quanto ha detto il Papa all’Angelus, rimando al testo ufficiale scritto che, spero, arrivi domani sul sito Vaticano o altro sicuro; 

c’è qualcosa che vorrei aggiungere, il clima che si respirava, un attesa non solo di quanto avrebbe detto, ma della sua presenza, infatti, dopo aver parlato dell’unità dei cristiani, ad un certo punto, non ricordo bene quando, il Papa è stato in silenzio qualche minuto, pochissimi minuti, tuttavia, normalmente quando il Papa tace, la piazza applaude, grida « viva il papa » o « Benedetto, Benedetto », ma c’è stato silenzio in quei pochi minuti, c’era attesa, c’era lo sguardo rivolto verso di lui,  forse, per la prima volta, o la prima a Piazza San Pietro, c’era  - perlomeno questa la mia interpretazione dei sentimenti delle persone presenti – quello che dovremmo vivere meglio come cristiani, c’era come una sorta di « meraviglia », quella meraviglia che dovremmo sempre provare davanti ai doni che Dio continuamente ci fa, il dono di essere insieme stamattina tutti concordi, il dono di essere « Chiesa »,  il dono di avere « Pietro » tra di noi, come era scritto su molti striscioni, il dono di avere un Padre, un « Santo Padre » come Papa Benedetto; 

come ho scritto posto il testo dell’ « Angelus » non appena arriva da fonte sicura; 

 

Gabriella 

Roma, 20 gennaio 2008, ore 18,30;

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buona notte

buona notte dans immagini buon...notte, giorno passiflora_lutea

Passiflora lutea

http://www.ubcbotanicalgarden.org/potd/flowering_plants_19/

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« Io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio »

dal sito: 

http://levangileauquotidien.org/

San Giovanni Crisostomo (verso il 345-407), vescovo di Antiochia poi di Costantinopoli, dottore della Chiesa
Omelia sul battesimo di Cristo e sull’Epifania

« Io ho visto e ho reso testimonianza che questi è il Figlio di Dio »

Non nel momento della sua nascita bensì in quello del suo battesimo Cristo si è manifestato a tutti. Fino a quel giorno, pochi lo conoscevano, quasi tutti ignoravano la sua esistenza e chi egli fosse. Giovanni Battista diceva: « In mezzo a voi sta uno che voi non conoscete » (Gv 1,26). Anche Giovanni condivideva la stessa ignoranza di Cristo fino al battesimo di lui: « Io non lo conoscevo, ma chi mi ha inviato a battezzare con acqua mi aveva detto: L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo »…

Quale ragione infatti dà Giovanni per questo battesimo del Signore? Era, dice, per farlo conoscere a tutti. Anche san Paolo dice: « Giovanni ha amministrato un battesimo di penitenza, dicendo al popolo di credere in colui che sarebbe venuto dopo di lui » (At 19,4). Per questo Gesù riceve il battesimo di Giovanni. Passare di casa in casa, per presentare Cristo e dire che egli era il Figlio di Dio, questo rendeva la testimonianza di Giovanni proprio difficile. Condurlo alla sinagoga e designarlo come Salvatore avrebbe reso la sua testimonianza poco credibile. Invece quando, in mezzo a una grande folla radunata lungo il Giordano, Gesù ricevette la testimonianza fattasi chiaramente sentire dal cielo, e quando lo Spirito Santo scese sopra di lui sotto la forma di una colomba, questo confermava la testimonuanza di Giovanni senz’alcun dubbio.

« Io non lo conoscevo » diceva Giovanni. Chi te l’ha fatto conoscere? « Chi mi ha inviato a battezzare ». E cosa ti ha detto? « L’uomo sul quale vedrai scendere e rimanere lo Spirito è colui che battezza in Spirito Santo ». Dunque lo Spirito ha rivelato a tutti colui di cui Giovanni aveva proclamato le meraviglie, quando è sceso per designarlo, per così dire, con la sua ala.

Publié dans:Bibbia: commenti alla Scrittura |on 20 janvier, 2008 |Pas de commentaires »

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