« Lo voglio, sii risanato »
dal sito:
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Sant’Efrem Siro (circa 306-373), diacono in Siria, dottore della Chiesa
Inno sul Paradiso, IV, 3-5 ; SC 137, 64-65
« Lo voglio, sii risanato »
Dio, nel popolo ebreo, ne diede la figura:
chiunque nell’ accampamento era colpito dalla lebbra
veniva isolato e bandito dalla comunità.
Se invece, guarito dalla sua lebbra, aveva trovato grazia,
allora con l’issòpo, con il sangue e l’acqua purificata dal sacerdote,
tornava a casa sua, reintegrando la sua eredità.
Adamo era mondo nel giardino splendido,
ma è stato colpito dalla lebbra al soffio del serpente.
Il Giardino puro lo respinse, lo cacciò fuori dal suo seno,
ma il Sommo Sacerdote allora (Eb 9,11), dal cielo
vedendolo rigettato fuori, si degnò di scendere da lui,
lo purificò con l’issòpo (cfr Gv 19,29), e lo fece rientrare nel Paradiso.
Adamo nudo era bello: ma la donna, diligente
Si affaticò a tessere per lui un abito macchiato.
Il giardino, vedendolo, e trovandolo orrendo, lo respinse fuori.
Ma per lui fu fatta da Maria una tunica nuova.
Vestito con tale tenuta e secondo la promessa, il Ladrone risplendette:
E il Giardino, riconoscendo Adamo nella sua immagine, lo abbracciò (Lc 23,42).
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