« Il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate »
Sant’Efrem Siro (circa 306-373), diacono in Siria, dottore della Chiesa
Commento sul Diatèssaron, 18,15 ; SC 121, 325
« Il Figlio dell’uomo verrà nell’ora che non pensate »
« Nessuno conosce quell’ora, neanche gli angeli, neppure il Figlio » (Mt 24, 36). Gesù disse questo per impedire che i discepoli lo interrogassero ancora sul tempo della sua venuta. « Non spetta a voi » disse, « conoscere i tempi e i momenti » (At 1, 7). Egli nascose la cosa perché fossimo vigilanti e ognuno di noi ritenesse che il fatto può accadere ai nostri stessi giorni. Se infatti fosse stato rivelato il tempo della sua venuta, il suo avvento sarebbe rimasto senza mordente, né la sua manifestazione avrebbe costituito oggetto di attesa delle nazioni e dei secoli. Disse perciò semplicemente che sarebbe venuto, ma non determinò il tempo, e così ecco che in tutte le generazioni e nei secoli si mantiene viva la speranza del suo arrivo.
Benché infatti il Signore abbia indicato i segni della sua venuta, tuttavia non si comprende la loro ultima scadenza, poiché attraverso molteplici mutazioni essi vennero, passarono e sono tuttora in atto. La sua ultima venuta infatti è simile alla prima. Come lo attendevano i giusti e i profeti, perché pensavano che si sarebbe rivelato ai loro giorni, così oggi i fedeli desiderano accoglierlo, ognuno nel proprio tempo, appunto perché egli non indicò chiaramente il giorno della sua visita; ciò soprattutto perché nessuno pensasse sottomesso a costrizione e a tempi colui che ha il libero dominio dei ritmi e dei tempi.
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