La passione per Cristo, base di un rinnovato ecumenismo missionario
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La passione per Cristo, base di un rinnovato ecumenismo missionario
Il fondatore di “Russia Cristiana” propone l’unità della missione
BERGAMO, domenica, 21 ottobre 2007 (ZENIT.org).- “Il fatto che l’Europa diventi sempre più terra di missione obbliga l’ecumenismo, oggi più che mai, ad essere un ecumenismo missionario”. E’ questa la proposta che padre Romano Scalfi ha lanciato nel cinquantesimo anniversario della fondazione di “Russia Cristiana”.
“Se non siamo uniti in ciò che è essenziale alla fede, la passione di annunciare Cristo, salvezza del mondo, rischiamo di costruire sulla sabbia”, ha avvertito il sacerdote, che nel 1957 ha fondato questa realtà allo scopo di far conoscere in Occidente la ricchezza della tradizione spirituale, culturale e liturgica dell’ortodossia russa, favorire il dialogo ecumenico sulla base del contatto vivo di esperienze e contribuire alla presenza cristiana in Russia.
Per celebrare questa anniversario, sabato 20 ottobre, si è svolto nella Villa Ambiveri, a Seriate (Bergamo), il Convegno internazionale della Fondazione “Russia Cristiana” sul tema: “Russia Cristiana: la passione per l’unità. 1957-2007: cinquant’anni di storia”.
Tra i tanti messaggi arrivati, spicca quello dell’Arcivescovo Antonio Mennini, Rappresentante della Santa Sede presso la Federazione Russa, il quale ha scritto a padre Scalfi lodando il suo impegno per “l’unità della Chiesa, non come un progetto da realizzare, ma come esperienza dell’accoglimento di un dono al quale convertirsi e al quale rispondere per il bene dell’umanità”.
“E di conseguenza – continua il messaggio – l’unità della persona, nel suo modo di concepire la propria vita personale e il senso della vita di tutto il mondo, che le conferisce una irriducibilità ultima, dalla quale ripartire per ricostruire un mondo in frantumi”.
Secondo l’Arcivescovo Mennini, “il prezioso lavoro di informazioni e testimonianza svolto da Russia Cristiana in Occidente, è accompagnato da un altrettanto prezioso cammino di amicizia con comunità cristiane e persone di buona volontà presenti in Russia”.
Il presule ha quindi ricordato i frutti derivanti dalla “proficua opera svolta dal Centro Biblioteca dello Spirito, nello spirito di un dialogo aperto e fraterno con le diverse componenti della società russa e in particolare la Chiesa ortodossa”.
Nato nel 1993, a Mosca, in collaborazione con la locale Chiesa cattolica e alcune importanti istituzioni della Chiesa ortodossa russa, il Centro Culturale “Biblioteca dello Spirito” svolge un lavoro culturale, editoriale e di distribuzione libraria.
Recentemente ha pubblicato in russo l’Introduzione al cristianesimo di Joseph Ratzinger, con la prefazione del Metropolita Kirill, Presidente del Dipartimento per le Relazioni Esterne del Patriarcato di Mosca.
A conclusione del Convegno, padre Romano Scalfi ha svolto una relazione sulle “Prospettive di lavoro per il futuro”, nel corso della quale ha ribadito che non c’è nessuna possibilità di unità se non in Cristo.
“La prima cosa che desideriamo, per i nostri fratelli ortodossi – ha spiegato il fondatore di Russia Cristiana – è che si rafforzi nella loro Chiesa l’unità personale ed ecclesiale fra di loro. Non siamo capaci di pensare all’unità fra la Chiesa cattolica e la Chiesa ortodossa come l’accordo ai vertici di due Chiese disunite in se stesse”.
“Pensiamo alla futura unione fra le due Chiese come dono dello Spirito – ha sottolineato padre Scalfi – che chiede a noi il contributo della fede, che si esprime in Concordia fra noi e con i fratelli ortodossi”.
“Per concordia – ha continuato il sacerdote – intendiamo una amicizia che rispetta l’identità di ciascuno e vive in comunione gli stessi valori fondamentali del cristianesimo, fra i quali, soprattutto oggi, noi vediamo la missione”.
Padre Scalfi ha infine ricordato il commento di un teologo greco-ortodosso il quale avvertiva: “Non possiamo tranquillamente fare dell’ecumenismo, indifferenti al fatto che le chiese si spopolano”.
Secondo il fondatore di Russia Cristiana oggi più che mai vale il detto, caro ai pensatori russi: “La vera fede non si dimostra, ma si mostra”.
“Si mostra soprattutto – ha continuato padre Scalfi – nella concordia in nome di Cristo. Quando nasce e cresce un’amicizia nel nome di Cristo e nella passione di annunciarlo al mondo, siamo sicuramente sulla via che porta all’unità”.
Una dimostrazione pratica della possibilità di una missione concordemente svolta è l’accordo dei “Cento libri”, recentemente stipulato fra la Commissione teologica ortodossa russa, presieduta dal Metropolita Filaret di Minsk e Slutsk – Esarca del Patriarcato di Mosca per la Bielorussia – , la diocesi cattolica di Mosca e Russia Cristiana, che si realizza attraverso la “Biblioteca dello Spirito” di Mosca.
“In questa direzione – ha concluso padre Scalfi – Russia Cristiana intende impegnare tutti i suoi sforzi, compresi quelli economici, sperando nella Provvidenza divina e nella comprensione del popolo cristiano”.
In campo editoriale, “Russia Cristiana” dispone di una rivista (il bimestrale “La Nuova Europa”) e di una editrice (“La casa di Matriona”, che oltre a numerosi volumi pubblica anche il prestigioso libro-calendario di icone).

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