L’annuncio del Papa: saranno ventitré i nuovi cardinali
dal sito on line del giornale « Avvenire »:
L’annuncio del Papa: saranno ventitré i nuovi cardinali
PIETRO E IL MONDO
DA ROMA SALVATORE MAZZA
Ventitré nuovi cardinali. Diciotto «elettori», ossia che potrebbero entrare in un eventuale Conclave, e cinque ultraottantenni. Riceveranno la porpora il prossimo 24 novembre, «vigilia della solennità di Nostro Signore Gesù Cristo Re dell’Universo», come «con gioia» ha annunciato ieri lo stesso Papa Ratzinger al termine dell’udienza generale. Della lista complessiva fanno parte sei italiani, tra i quali l’arcivescovo di Genova e presidente della Conferenza episcopale italiana monsignor Angelo Bagnasco. «Ho ora la gioia di annunciare – ha detto Benedetto XVI – che il 24 novembre prossimo terrò un Concistoro nel quale, derogando di una unità al limite numerico stabilito dal papa Paolo VI, confermato dal mio venerato predecessore Giovanni Paolo II nella costituzione apostolica Universi dominici gregis, nominerò 18 cardinali».
A questi, con la cui creazione il numero dei cardinali elettori sale a 121, il Pontefice ha voluto aggiungere tre vescovi e due ecclesiastici ultraottantenni, «particolarmente meritevoli» per il loro servizio alla Chiesa, tra i quali spicca il nome di Sua Beatitudine il patriarca di Babilonia dei Caldei Emmanuel III Delly, la cui porpora suona come un omaggio alla coraggiosa Chiesa irachena.
Come consuetudine, è stato lo stesso Papa a leggere l’elenco dei nuovi cardinali, a iniziare dagli arcivescovi di Curia Leonardo Sandri (Argentina, Prefetto della Congregazione per le Chiese orientali), John Patrick Foley (Usa, pro-Gran Maestro dell’Ordine equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme), Giovanni Lajolo (Italia, presidente della Pontificia Commissione e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano), Paul Joseph Cordes (Germania, presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum), Angelo Comastri (Italia, arciprete della Basilica Vaticana), Stanislaw Rylko (Polonia, presidente del Pontificio Consiglio per i laici), Raffaele Farina, (Italia, archivista e bibliotecario di Santa Romana Chiesa). Quindi gli arcivescovi residenziali: Augustin Garcia-Gasco Vicente ( Valencia, Spagna), Sean Baptist Brady (Armagh, Irlanda), Lluis Martinez Sistach (Barcellona, Spagna), André Vingt-Trois (Parigi, Francia), Angelo Bagnasco, Theodor-Adrien Sarr, (Dakar, Senegal), Oswald Gracias (Bombay, India), Francisco Robles Ortega (Monterrey, Messico), Daniel Di Nardo (Galveston-Houston, Usa), Odilio Pedo Scherer (San Paolo, Brasile), e infine John Njue (Nairobi, Kenya).
Quanto ai cinque non elettori, oltre al già citato Delly, il Papa ha creato cardinali monsignor Giovanni Coppa, nunzio apostolico; monsignor Estanislao Esteban Karlic, arcivescovo emerito di Paranà (Argentina), padre Urbano Navarrete, già rettore della Pontificia Università Gregoriana e padre Umberto Betti, già rettore della Pontificia Università Lateranense. «Tra questi ultimi – ha aggiunto Benedetto XVI – era stato mio desiderio elevare alla porpora anche l’anziano vescovo Ignacy Jez, di Koszalin-Kolobrzeg, in Polonia, benemerito presule, che ieri è improvvisamente mancato. A lui va la nostra preghiera di suffragio ».
«I nuovi porporati – ha quindi detto il Pontefice – provengono da varie parti del mondo. Nella loro schiera ben si rispecchia l’universalità della Chiesa con la molteplicità dei suoi ministeri: accanto a presuli benemeriti per il servizio reso alla Santa Sede, vi sono pastori che spendono le loro energie a diretto contatto con i fedeli. Altre persone vi sarebbero, a me molto care, che per la loro dedizione al servizio della Chiesa bene meriterebbero di essere elevate alla dignità cardinalizia. Spero di avere in futuro l’opportunità di testimoniare, anche in questo modo, a esse ed ai Paesi a cui appartengono la mia stima e il mio affetto. Affidiamo i nuovi eletti – ha concluso – alla protezione di Maria Santissima, chiedendole di assisterli nelle rispettive mansioni, affinché sappiano testimoniare con coraggio in ogni circostanza il loro amore per Cristo e per la Chiesa».
Quello di novembre sarà il secondo Concistoro convocato da Benedetto XVI per la nomina dei nuovi cardinali, dopo quello del 24 marzo 2006. La lettura dei nomi è stata sottolineata dagli applausi dei presenti, particolarmente intensi quando il Papa ha chiamato quelli di monsignor Bagnasco, per la cui elevazione alla porpora la Cei ha espresso «gratitudine al Santo Padre», e di monsignor Comastri, già delegato pontificio a Loreto, la cui comunità in un comunicato ha ugualmente espresso «gratitudine per l’onore reso alla comunità lauretana e alla persona di monsignor Comastri, sempre vivo nel ricordo di tutti i fedeli». «La porpora cardinalizia è un grande atto di fiducia del Santo Padre nei confronti del vescovo che la riceve e nei confronti della diocesi che è sede cardinalizia – ha sottolineato Bagnasco, ringraziando il Pontefice –. È un grande onore per tutti, sia per il vescovo sia per la sua diocesi. Nel contempo, diventa motivo di una maggiore responsabilità di fedeltà e di vicinanza con il Papa».
Tra gli arcivescovi elevati Rylko, Lajolo, Cordes, Sandri, Vingt-Trois assieme a loro due rettori emeriti della Gregoriana e della Lateranense .

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