« Insegnaci a pregare »
San Silvano (1886-1938), monaco ortodosso
Scritti
« Insegnaci a pregare »
Se cerchi di pregare con la mente unita al cuore e non ci riesci, allora pronuncia la preghiera con la bocca e tieni ferma la mente sulle parole della preghiera, come insegna la « Scala di perfezione » [di san Giovanni Climaco]. Col tempo il Signore ti darà anche la « preghiera del cuore », senza pensieri; e allora pregherai liberamente, senza sforzo. Alcuni hanno fatto del male al loro cuore perché troppo presto hanno voluto pregare con la mente unita al cuore e hanno finito col non riuscire più a dire la preghiera neppure con la bocca. Ma tu riconosci l’ordine della vita spirituale: i doni sono concessi all’anima semplice, umile, sottomessa. A chi è sottomesso e moderato in tutto – nel cibo, nelle parole, nei movimenti – il Signore stesso dona la preghiera, e questa, per energia divina, si celebrerà nel profondo del cuore.
La preghiera continua proviene dall’amore e viene a mancare a causa della maldicenza, della negligenza e dell’intemperanza. Chi ama Dio può pensare a lui giorno e notte, perché nessuna occupazione impedisce di amare Dio. Gli apostoli amavano il Signore e il mondo non costituiva un ostacolo a questo amore, e per questo si ricordavano del mondo e pregavano per esso e predicavano. Ad Arsenio il Grande fu detto: « Fuggi gli uomini », ma lo Spirito di Dio anche nel deserto ci insegna a pregare per gli uomini e per il mondo intero.
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