Cristo cura l’umanità ferita

San Severio di Antiochia (circa 465-538), vescovo
Dicorsi, 89

Cristo cura l’umanità ferita

Infine un Samaritano passò… Cristo apposta dà il nome di Samaritano a se stesso…, di cui avevano detto, per oltraggiarlo: « Sei un Samaritano e hai un demonio » (Gv 8,48)… Il Samaritano viaggiatore, che era dunque Cristo – perché veramente viaggiava– ha visto l’umanità che giaceva a terra. Non è passato oltre, perché lo scopo che aveva dato al suo viaggio era di ‘visitarci » (Lc 1, 68.78); Per noi infatti egli è sceso sulla terra e da noi ha dimorato. Infatti non solo « è apparso sulla terra », ma « ha vissuto fra gli uomini » (Ba 3,38)…

Sulle nostre piaghe egli ha versato il vino, il vino della Parola, e poiché la gravità delle ferite non avrebbe sopportato tutta la sua forza, vi ha mescolato l’olio, la sua mitezza e il « suo amore per gli uomini » (Tt 3,4)… Poi ha condotto l’uomo a una locanda. Dà questo nome di locanda alla Chiesa, divenuta il luogo di abitazione e il rifugio di tutti i popoli… E, giunti alla locanda, il buon Samaritano ha mostrato alla persona che aveva salvato, una sollecitudine più grande ancora: Cristo in persona era nella Chiesa, concedendo ogni grazia… E al padrone della locanda, simbolo degli apostoli e dei pastori e dottori che li hanno succeduti dona, al momento di partire, cioè di salire in cielo, due denari perché abbia cura del malato. Con questi due denari, intendiamo i due Testamenti, l’Antico e il Nuovo, quello della Legge e dei Profeti, e quello che ci è stato dato dai vangeli e dagli scritti degli apostoli. Tutti e due sono dello stesso Dio e portano la sola immagine dell’unico Dio del Cielo – così come le monete d’argento portano l’immagine del re – e imprimono nei nostri cuori la stessa immagine regale mediante le sante parole, poiché un solo e medesimo Spirito le ha pronunciate… Sono le due monete di un solo re, date nello stesso tempo e allo stesso modo da Cristo al padrone della locanda.

Nell’ultimo giorno, i pastori delle sante chiese diranno al Maestro al suo ritorno: « Signore, mi hai consegnato due monete, vedi che spendendole, ne ho guadagnate altre due », con le quali ho fatto crescere il gregge. E il Signore risponderà: « Bene, servo buono e fedele, sei stato fedele nel poco, ti darò autorità su molto; prendi parte alla gioia del tuo padrone » (Mt 25,21).

Publié dans : catechesi del mercoledì |le 8 octobre, 2007 |Pas de Commentaires »

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