buona notte

Sant’Ambrogio (circa 340-397), vescovo di Milano e dottore della Chiesa
Commento sul Vangelo di luca, 7, 244 ; SC 52, 98
« Uno solo è il vostro Maestro, il Cristo » (Mt 23,8)
« Nessun servo può servire a due padroni ». Non perché ce ne siano due: c’è un solo Maestro. Infatti anche se qualcuno serve il denaro, questo tuttavia non possiede alcun diritto di essere padrone; è lui ad avere preso il giogo della schiavitù. Questo infatti non è un giusto potere, bensì un’ingiusta schiavitù. Per questo egli ha detto: « Procuratevi amici con la disonesta ricchezza », affinché, con la nostra generosità verso i poveri, otteniamo il favore degli angeli e degli altri santi.
L’amministratore non è stato rimproverato: in questo impariamo che noi non siamo padroni, ma piuttosto amministratori delle ricchezze altrui. Pur avendo fatto una colpa, egli viene lodato perché, condonando agli altri nel nome del suo padrone, si è assicurato degli appoggi. E Gesù ha parlato benissimo della « disonesta ricchezza » perché l’avarizia tenta le nostre inclinazioni con le vari seduzioni delle ricchezze, al punto che vogliamo esserne schiavi. Per questo ha detto: « Se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? » Le ricchezze ci sono straniere perché sono fuori dalla nostra natura; non sono nate con noi, non ci seguiranno nella morte! Cristo invece è nostro perché è la vita… Non siamo dunque schiavi dei beni esterni, poiché dobbiamo riconoscere come Signore, il solo Cristo.