« Vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio
Autore siriano ignoto
Discorso attribuito a torto a Sant’Efrem
« Vi sono alcuni qui presenti, che non morranno prima di aver visto il regno di Dio »
Il nostro Signore Gesù Cristo ha portato con sé sul monte Pietro, Giacomo e Giovanni per mostrare loro la gloria della sua divinità e fare loro conoscere che egli era il Redentore di Israele, come lo aveva mostrato nei profeti. Voleva anche prevenirli affinché non fossero scandalizzali quando avrebbero veduto la sofferenza liberamente accettata che egli stava per soffrire per noi nella sua natura umana. Lo conoscevano infatti come uomo, ma ignoravano che egli fosse Dio; lo conoscevano come figlio di Maria, un uomo che viveva con loro nel mondo, ma sul monte egli ha fatto loro conoscere che era Figlio di Dio, e Dio lui stesso.
Lo avevano visto mangiare e bere, lavorare e riposarsi, assopirsi e dormire, subire lo spavento fino al sudore, il che non sembrava in armonia con la sua natura divina e sembrava convenire solo alla sua umanità. Per questo li ha portati con sé sul monte affinché il Padre lo chiamasse suo Figlio e mostrasse loro che egli era davvero suo Figlio, e Dio egli stesso. Li ha portati sul monte e ha mostrato loro il suo Regno prima di manifestare le sue sofferenze, la sua potenza prima della sua morte, la sua gloria prima degli oltraggi e il suo onore prima dell’ignominia. Così, quando sarebbe stato preso e crocifisso, i suoi apostoli avebbero saputo che ciò accadeva non per la sua debolezza bensì con il suo consenso e per la sua iniziativa, per la salvezza del mondo.
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