La Morte di Giovanni Battista
San Giovanni Crisostomo (circa 345-407), vescovo d’Antiochia poi di Costantinopoli, dottore della Chiesa – Omelia sul Vangelo di San Matteo 48, 2-5
La Morte di Giovanni Battista
« Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista ». E Dio l’ha permesso, non ha lanciato dal cielo il suo fulmine per divorare questo volto insolente ; non ha ordinato alla terra di aprirsi per inghiottire i convitati a questo banchetto orrendo: In questo modo, Dio donava una corona più bella al giusto e lasciava una consolazione magnifica a coloro che, nell’avvenire, sarebbero stati vittime di tali ingiustizie. Ascoltiamo dunque, noi tutti che, malgrado la nostra vita onesta, dobbiamo soffrire a causa dei malvagi… Il più grande tra i nati di donna (Lc 7, 28) è stato ucciso dietro richesta di una ragazza impudica, di una donna perduta ; e questo per aver difeso le leggi divine. Queste considerazioni ci facciano sopportare con coraggio le nostre sofferenze…
Nota però il tono moderato dell’Evangelista che, nei limiti del possibile, cerca circonstanze attenuanti a questo crimine. Riguardo a Erode, scrive che ha agito « a causa del giuramento e dei commensali » e che « ne fu contristato » ; riguardo alla ragazza, nota che era stata « istigata dalla madre »… Anche noi, non odiamo i malvagi, non critichiamo le colpe del prossimo, nascondiamole il più discretamente possibile ; accogliamo la carità nelle nostre anime. Poiché su questa donna impudica e sanguinaria, l’Evangelista ha parlato con tutta la moderazione possibile… Tu, invece, non esiti a trattare il tuo prossimo con cattiveria… Tutto differente è il modo di agire dei santi : piangono sui peccatori invece di maledirli. Facciamo come loro : piangiamo su Erodìade e su coloro che la imitano. Anche oggi vediamo oggi tanti pranzi del genere di quello di Erode ; Non vi si uccide il Precursore, ma vi si lacerano le membra di Cristo
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