Reclusi in carceri spagnole percorreranno il Cammino di Santiago de Compostela
dal sito:
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Reclusi in carceri spagnole percorreranno il Cammino di Santiago de Compostela
BARCELLONA, mercoledì, 4 luglio 2007 (ZENIT.org).- Gruppi di reclusi, funzionari, cappellani e volontari provenienti da diverse carceri spagnole percorreranno quest’estate a piedi il Cammino di Santiago, ha reso noto il cappellano che accompagnerà, per il quarto anno, il gruppo di Barcellona, José María Carod.
“Fare il Cammino – ha spiegato Carod – è il modo migliore di contribuire alla riabilitazione e al reinserimento perché il Cammino di Santiago colpisce tutti, non è una rotta culturale né sportiva, ma un pellegrinaggio nella vita interiore e nella vita di fede”.
“La sofferenza, la capacità di sopportazione, la rinuncia per aiutare gli altri, la condivisione, l’ammirazione per la natura, la riflessione, la solidarietà negli alloggi… entrano dentro”, ha poi aggiunto.
I reclusi provengono dal carcere di Nanclares de Oca (a 15 chilometri da Vitoria), da quello giovanile della Trinidad di Barcellona e da quello di Albacete.
Il gruppo dal carcere di Trinidad, formato da cinque giovani reclusi, quattro volontari, un cappellano e una criminologa, inizierà giovedì mattina il suo viaggio, di 113 chilometri, da Sarria a Santiago, in cinque tappe durante le quali ci saranno momenti riservati al silenzio e alla riflessione.
Il gruppo di Albacete, formato da quattro carcerati adulti, tre funzionari di vigilanza e due volontari, è partito questo martedì per percorrere lo stesso tratto.
L’attività fa parte del programma penitenziario, ma non riscatta le pene, come nel caso del progetto Oitoken, che dal 1982 offre questa possibilità a giovani reclusi del Belgio che si recano in Spagna per il Cammino di Santiago.
In Spagna, il decano del Collegio degli Avvocati di Sabadell, Manuel Hernández, ha proposto questa possibilità, anche se non è stata presentata la richiesta al Ministero della Giustizia. Il segretario del Collegio, Miquel Fernández, ha dichiarato questo mercoledì all’agenzia cattolica “Veritas” che la prospettiva delle riforme legislative del Codice Penale e della Legge Criminale ha ostacolato il corso di questa richiesta per commutare le pene ai giovani, ma ha aggiunto che Hernández potrebbe riprendere l’iniziativa.

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