La più antica testimonianza storica del martirio di Pietro e di Paolo

San Clemente di Roma, papa dal 90 al 100 circa
Lettera ai Corinzi, 5-7

La più antica testimonianza storica del martirio di Pietro e di Paolo

Lasciando gli esempi antichi del Antico Testamento, veniamo agli atleti vicinissimi a noi e prendiamo gli esempi validi della nostra epoca. Per invidia e per gelosia le più grandi e giuste colonne furono perseguitate e lottarono sino alla morte. Prendiamo i buoni apostoli. Pietro per l’ingiusta invidia non una o due, ma molte fatiche sopportò, e così col martirio raggiunse il posto della gloria. Per invidia e discordia Paolo mostrò il premio della pazienza. Per sette volte portando catene, esiliato, lapidato, fattosi araldo nell’oriente e nell’occidente, ebbe la nobile fama della fede. Dopo aver predicato la giustizia a tutto il mondo, giunto al confine dell’occidente e resa testimonianza davanti alle autorità, lasciò il mondo e raggiunse il luogo santo, divenendo il più grande modello di pazienza. A questi uomini che vissero santamente si aggiunse una grande schiera di eletti, i quali, soffrendo per invidia molti oltraggi e torture, furono di bellissimo esempio a noi.

Carissimi, scriviamo tutte queste cose non solo per avvertire voi, ma anche per ricordarle a noi. Siamo sulla stessa arena e uno stesso combattimento ci attende. Lasciamo i vani ed inutili pensieri e seguiamo la norma gloriosa e veneranda della nostra tradizione. Vediamo ciò che è bello, ciò che è piacevole e gradito davanti a chi ci ha creato. Guardiamo il sangue di Gesù Cristo e consideriamo quanto sia prezioso al Padre suo. Effuso per la nostra salvezza portò al mondo la grazia del pentimento.

Publié dans : Bibbia: commenti alla Scrittura |le 29 juin, 2007 |6 Commentaires »

Vous pouvez laisser une réponse.

6 Commentaires Commenter.

  1. le 29 juin, 2007 à 15:37 piccic écrit:

    Di grande conforto. Grazie di cuore.
    Claudio

  2. le 29 juin, 2007 à 17:47 incamminoverso écrit:

    è una delle letture che ci presenta la chiesa oggi, di grande inegnamento e conforto, sì,

    Gabriella

    Dernière publication sur LA PAGINA DI SAN PAOLO APOSTOLO : L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

  3. le 30 juin, 2007 à 13:38 piccic écrit:

    Mi riferivo al commento di San Clemente di Roma che hai postato, al modo in cui commenta i fatti a lui così vicini, in particolare quando usa il termine « atleti ».
    Mi viene sempre più il desiderio di conoscere i grandi personaggi della Chiesa dei primi secoli… Grazie a Ratzi (e a te!) :D

  4. le 30 juin, 2007 à 15:48 incamminoverso écrit:

    è un termine che usava già San Paolo, « …abiamo terminato la corsa… », maestro e Padre di tutti, anche io vorrei conosce in modo nuovo i primi secoli della Chiesa, è il Papa che ci sta insegnado ad amarli, ma è bisogna conoscere anche la situazione storica, le persecuzioni, il pensiero degli ebrei e dei pagani, dei greci, ma quante cose sarebbe bello sapere, tuttavia credo che basta conoscere qello che ci è dato conoscere, secondo il tempo che abbiamo a disposizione e non toglierlo alla preghiera, lasciarsi immergere in questo tempo antico con l’umiltà dei discepoli, non come osservatori di fatti acceduti tanti secoli prima, non è facile, siamo fragili ed è bene riconoscere i nostri limiti, è vero che a volte basta una catechesi di un antico Padre perché ti sembra di entrare nel suo mondo ed amarlo,

    Gabriella

    Dernière publication sur LA PAGINA DI SAN PAOLO APOSTOLO : L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

  5. le 1 juillet, 2007 à 22:40 piccic écrit:

    Verissimo!
    Quando dici: « […] quante cose sarebbe bello sapere, tuttavia credo che basta conoscere qello che ci è dato conoscere, secondo il tempo che abbiamo a disposizione e non toglierlo alla preghiera, lasciarsi immergere in questo tempo antico con l’umiltà dei discepoli, non come osservatori di fatti acceduti tanti secoli prima…

    La tentazione moderna del credente è spesso quella della agitazione nella azione, che lascia il silenzio del raccoglimento interiore per gettarsi in un movimento sterile di falso zelo. Internet in questo senso può essere molto dispersiva…
    Ci possiamo immergere, senza preoccuparsi di capire, nella interiorità di ciascun santo, in ogni tempo, perché credo non sia sbagliato dire che lì il tempo si azzera, e ci rendiamo disponibili a Dio in pieno abbandono. Questo senza alcuna brama di conoscenza intellettuale dei fatti storici: tutto viene di conseguenza.

    Buonanotte… :D

  6. le 2 juillet, 2007 à 19:29 incamminoverso écrit:

    buonpomeriggio, non ho potuto risponderti prima, non so che mi vien da risponderti, quello che dici è giusto ed è bello, io credo che la sapienza ossia la Sapienza non è molto lontana da questo « stare nel mondo e stare con Dio » è lai che insegna, alla fine di ogni comprensione umana la vera conoscenza di Dio e dell’uomo e di se stesso, ed insegna anche a porci nell’attitudine vera, autentica del cristiano, come diceva San Paolo ai Romani, 8,26 « ..noi non sappiamo neppure che cosa è bene domandare, ma lo spirito stesso intercede per noi con gemiti inesprimibili… »

    Dernière publication sur LA PAGINA DI SAN PAOLO APOSTOLO : L'uomo non divida quello che Dio ha congiunto.

Laisser un commentaire

PUERI CANTORES SACRE' ... |
FIER D'ÊTRE CHRETIEN EN 2010 |
Annonce des évènements à ve... |
Unblog.fr | Annuaire | Signaler un abus | Vie et Bible
| Free Life
| elmuslima31