San Francesco di Sales (1567-1622), vescovo di Ginevra, dottore della Chiesa
Introduzione alla vita devota, III, 8
« L’ira dell’uomo non compie ciò che è giusto davanti a Dio » (Gc 1,20)
Il santo ed illustre patriarca Giuseppe, quando dall’Egitto rispedì i fratelli a casa del padre, diede loro un consiglio: « Per via, non adiratevi » (Gen 45,24). A te dico la stessa cosa. Questa vita terrena è soltanto un cammino versa quella beata, non adiriamoci dunque per la strada gli uni contro gli altri; camminiamo tranquillamente e in pace con i fratelli e i compagni di viaggio. Con chiarezza, e senza eccezioni, ti dico: Se ti è possibile, non inquietarti affatto, non deve esistere alcun pretesto perché tu apra la porta del cuore all’ira. San Giacomo, senza tanti giri di parole, dice chiaramente: « L’ira dell’uomo non opera la giustizia di Dio » (Gc 1,20).
Bisogna resistere seriamente al male e reprimere i vizi di coloro di cui abbiamo la responsabilità, con costanza e con decisione, ma sempre con dolcezza e serenità… La correzione dettata dalla passione, anche quando ha basi ragionevoli, ha molto meno efficacia di quella che viene unicamente dalla ragione… Che se poi giunge fino alla notte e il sole tramonta sulla nostra ira (Ef 4,26), ciò che l’Apostolo proibisce, si tramuta in odio e non te ne liberi più. Perché essa si nutre di mille false convinzioni. Non si è mai trovato un uomo adirato il quale fosse convinto che la sua ira era ingiusta.
Meglio imparare a vivere senza collera, che volersi servire con moderazione e saggezza della collera, e quando, a causa della nostra imperfezione e debolezza, ci coglie di sorpresa, è meglio respingerla immediatamente che voler entrare in trattativa con essa.