Bush:I colloqui in Vaticano
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I colloqui in Vaticano
ROMA (9 maggio) – Nei colloqui in Vaticano del presidente Bush, prima con il Papa e poi con il segretario di Stato, cardinal Tarcisio Bertone,
«sono stati passati in rassegna – spiega una nota del Vaticano – i principali temi di politica internazionale, soffermandosi in particolare, per
quanto riguarda il Medio Oriente, sulla questione israelo-palestinese, sul Libano, sulla preoccupante situazione in Iraq e sulle critiche condizioni in cui si trovano le comunità cristiane. Da parte della Santa Sede si è auspicata, ancora una volta, una soluzione « regionale » e
« negoziata » dei conflitti e delle crisi che travagliano la regione». Nelle conversazioni «si è dedicata attenzione all’Africa e al suo sviluppo, con riferimento anche al Darfur, non mancando uno scambio di opinioni sull’America Latina».
Il comunicato vaticano informa che «vi è stato, infine, un esame delle questioni morali e religiose odierne, tra cui quelle relative ai diritti umani e alla libertà religiosa, la difesa e la promozione della vita, il matrimonio e la famiglia, l’educazione delle nuove generazioni, lo sviluppo sostenibile».
«Putin? Ne parliamo in privato». Il Papa, prima del colloqio privato, ha chiesto a Bush come fosse andato il suo incontro con Putin. «Le risponderò tra qualche minuto», ha risposto il presidente statunitense, accennando alla presenza dei fotografi e delle telecamere. Poi il Papa e Bush si sono seduti sulle poltrone bianche, uno di fronte all’altro, al tavolo rettangolare di legno scuro, su cui erano posati, oltre a un orologio d’oro, a un crocifisso, anch’esso d’oro, e un portapenne, alcuni fogli e dossier dalla parte di Benedetto XVI. Bush è entrato senza alcun documento.
«Il G8? Un successo». Il Papa, accogliendo Bush nel suo studio privato, ha chiesto al suo ospite come fosse andato il G8 di Heilegendamm. Quando Bush ha risposto: «Un successo», Benedetto XVI ha solo replicato «Un successo?». Il pontefice ha inoltre chiesto: «Sono state prese delle decisioni per l’umanità?». «Come Lei sa – ha risposto Bush – ci sono tante differenti opinioni, ma è andato tutto bene. Tutto bene. Per l’Africa abbiamo varato delle forti iniziative contro l’Aids, raddoppiato la somma di aiuti. Ci lavoreremo con il Congresso». Bush ha anche ricordato che il G8 si è svolto in Germania: «Il suo vecchio Paese», ha detto al pontefice.
Le preoccupazioni per il Medio Oriente Benedetto XVI ha anche espresso le sue preoccupazioni per le «critiche condizioni in cui si trovano le comunità cristiane» in Iraq, Libano, Israele e territori palestinesi, e ha auspicato «una soluzione « regionale » e « negoziata » dei conflitti e delle crisi che travagliano la regione».
Lo scambio di doni. Al termine del colloquio, Benedetto XVI ha regalato a Bush un quadro con una stampa raffigurante la basilica di San Pietro nel diciassettesimo secolo.«E’ molto bella, grazie», ha detto Bush, che a sua volta ha portato in dono un lungo bastone bianco su cui sono incisi i dieci comandamenti in diversi colori. Si tratta dell’opera di un artigiano texano, un ex « homeless ». «Sono i dieci comandamenti?» ha chiesto il Papa osservando il bastone, e il presidente ha risposto «Yes, sir». Tra i doni presidenziali anche un grande volume rilegato. Ai componenti del seguito presidenziale il Papa ha regalato medaglie del pontificato e rosari per le signore.

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