« Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini »
Cardinale Joseph Ratzinger [Papa Benedetto XVI]
Der Gott Jesu Christi
« Ho fatto conoscere il tuo nome agli uomini »
Cosa vuole dire, il Nome di Dio?… Nel libro dell’Apocalisse, l’avversario di Dio, la Bestia, non porta un nome ma un numero: 666 (Ap 13,18). La Bestia è numero e trasforma in numeri. Sappiamo ciò che questo significa, noi che abbiamo fatto l’esperienza del mondo dei campi di concentramento; l’orrore in essi viene proprio dal fatto che cancellano i volti… Dio, invece, ha dei nomi a chiama per nome. È persona e cerca la persona. Ha un volto e cerca il nostro volto. Ha un cuore e cerca il nostro cuore. Per lui, non siamo delle funzioni nella grande macchina del mondo, ma sono suoi appunto coloro che non hanno nessuna funzione. Il nome, è la possibilità di venire chiamati, è la comunione.
Per questo motivo Cristo è il vero Mosè, il compimento cioè della rivelazione del nome. Non viene a portare, come nome, una parola nuova; fa di più: è in persona, il volto di Dio. È in persona il nome di Dio; è in persona la possibilità per Dio di venire chiamato « tu », di venire chiamato come persona, come cuore. Il suo stesso nome, « Gesù » porta al suo compimento il nome misterioso del roveto ardente (Es 3,14); ora appare chiaramente che Dio non aveva finito di parlare, che aveva solo per un tempo interrotto il suo discorso. Infatti il nome di Gesù contiene la parola « Jahve » nella sua forma ebraica e le aggiunge qualcosa: « Dio salva ». Jahve, cioè, « Io sono colui che sono » vuole dire ora, inteso a partire da Gesù: « Io sono colui che salva ». Il suo essere è la salvezza

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