« Noi verremo e prenderemo dimora presso di lui »
San Bernardo (1091-1153), monaco cistercense e dottore della Chiesa
Discorsi sul Cantico dei cantici 27, 8-10
« Noi verremo e prenderemo dimora presso di lui »
« Io e il Padre, dice il Figlio, verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui ». A lui, cioè all’uomo santo. Penso che anche il profeta non parlasse di altro quando disse: « Eppure tu abiti la santa dimora, tu, lode di Isarele » (Sal 21,4). Lo dichiara pure l’apostolo Paolo: « Che il Cristo abiti per la fede nei vostri cuori » (Ef 3,17). Non è da meravigliarsi, se il Signore Gesù si compiace di abitare questo cielo, per il quale non solo disse: « Sia », come per le altre creature, ma lottò per conquistarlo e morì per redimerlo. Per questo, dopo aver sofferto, dice con più desiderio: « Questo è il mio riposo per sempre; qui abiterò, perché l’ho desiderato » (Sal 131,14)… « Perché dunque sei triste, o anima mia, e perché su di me gemi? » (Sal 41,6). Pensi forse che in te non troverai posto per il Signore? E quale posto in noi può essere capace della sua gloria e sufficiente per la sua maestà? Che io meriti almeno di adorarlo nel luogo che fa da sgabello ai suo piedi. Chi mi darà di aderire alle orme di qualche anima santa che il Signore si è scelta in eredità? (Sal 32,12).
Tuttavia, se si degnerà di infondere anche nella mia anima l’olio della sua misericordia, tanto che anch’io possa dire: « Corro per la via dei tuoi comandamenti, perché hai dilatato il mio cuore » (Sal 118,32), allora potrò forse io pure offrire in me stesso, se non un grande cenacolo ove egli possa mettersi a tavola con i suoi discepoli (Mc 14,15), almeno un luogo dove posare il capo (Mt 8,20).

Vous pouvez laisser une réponse.
Laisser un commentaire
Vous devez être connecté pour rédiger un commentaire.